La Nazionale italiana femminile ha pareggiato a Ferrara 0-0 contro il Marocco nell’ultima amichevole prima del Mondiale che prenderà il via il 20 luglio in Australia e Nuova Zelanda. Oltre al risultato in campo, che ha soddisfatto solo in parte la ct Milena Bertolini (“Le indicazioni sono state positive, è mancata cattiveria agonistica ma ci arriveremo”), le Azzurre sono state protagoniste anche per il progetto “La passione per il calcio non fa distinzioni” realizzato da Gillette in collaborazione con Figc. Infatti, per la prima volta a bordocampo c’erano le famiglie a supportare e tifare per le calciatrici italiane.

I papà, ma anche alcune mamme, hanno potuto assistere da una prospettiva inedita – direttamente sul campo dello stadio Paolo Mazza – alla partita delle loro figlie, che hanno sostenuto nella scelta di diventare calciatrici e poi nella loro carriera. L’obiettivo del progetto è infatti contribuire a generare un impatto culturale positivo nella percezione del calcio femminile in Italia e sostenere concretamente la base del movimento verso il superamento di pregiudizi ancora oggi radicati.

Infatti, nonostante il calcio femminile sia un fenomeno sportivo in continua crescita, sono ancora diffusi alcuni pregiudizi, soprattutto tra i genitori: secondo i risultati della ricerca Gillette condotta insieme all’Istituto di Ricerca Sociale e di Marketing Eumetra, il 50% dei genitori ritiene che il calcio non sia adatto alle bambine, individuando tra le motivazioni di questa considerazione il fatto che si tratti di uno sport di contatto.

Oltre alla sponsorizzazione dell’amichevole Italia-Marocco e al sostegno delle Azzurre nel corso dei Mondiali, Gillette ha avviato la campagna social #tifapertuafiglia, in cui il brand e le calciatrici della Nazionale protagoniste del progetto – Lisa Boattin, Barbara Bonansea, Valentina Giacinti, Laura Giuliani, Manuela Giugliano, Elena Linari – hanno sfidato tutti i papà d’Italia a realizzare un video in cui giocano a calcio con la propria figlia, per vincere il viaggio in Nuova Zelanda e assistere a una partita. E anche dopo i Mondiali sono previste nuove attività e iniziative.

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