Voglio che finisca, ovunque”. Per cercare di riportare la calma in Francia arriva anche l’appello lanciato dalla nonna di Nahel, il ragazzo ucciso durante un controllo stradale a Nanterre: “Io dico a quelli che stanno facendo danni, fermatevi! Non rompete le scuole e gli autobus. Sono le mamme che prendono gli autobus!”, ha aggiunto la donna. Per il quinto giorno consecutivo la Francia, , infatti, è stata protagonista di un’altra notte di scontri. La protesta montata in un tutto il paese dopo l’uccisione da parte di un agente della polizia del 17enne non accenna a diminuire.

Assalto alla casa del sindaco – A L’Haÿ-les-Rose, alle porte di Parigi, i manifestanti hanno lanciato un’auto in corsa contro l’abitazione del sindaco, ferendo la moglie e uno dei suoi figli piccoli: l’ufficio del procuratore di Créteil ha aperto un’inchiesta per tentato omicidio. Lo stesso sindaco, Vincent Jeanbrun, via Twitter ha parlato di “un tentativo di omicidio di indicibile vigliaccheria”, avvenuto attorno all’1.30 di notte, mentre lui si trovava in municipio impegnato nell’emergenza. La premier francese, Elisabeth Borne, ha condannato la violenza contro la casa del primo cittadino, definendola un “fatto intollerabile” e promettendo che “i colpevoli saranno perseguiti con la massima fermezza”.

Spari contro un agente – Nella notte tra venerdì e sabato è stato, invece, aperto il fuoco contro un agente di polizia che si è salvato grazie al suo giubbotto antiproiettile. A riferire l’episodio, avvenuto a Nîmes, è stata oggi la procuratrice della Repubblica, Cecile Gensac, che ha aperto l’inchiesta. “Il fatto che indossasse il giubbotto ha permesso all’agente di non rimanere gravemente ferito”, ha dichiarato. Una radiografia ha confermato la presenza di un proiettile all’interno del giubbotto.

Gli scontri e gli arresti – Sono 719 le persone fermate tra sabato e domenica per i disordini che hanno toccato diverse città, da Parigi a Rennes fino a Brest. Secondo il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, che ha seguito l’evoluzione della situazione dal centro di comando della capitale, si è tratta di “una notte più tranquilla grazie all’azione decisiva delle forze dell’ordine”. La protesta, però, intanto si è allargata anche alla Svizzera: in serata sono stati segnalati incidenti anche a Losanna, come riporta il media online “20 minutes”. Violenze urbane e saccheggi si sono verificati nel quartiere Flon con circa 200 manifestanti che hanno affrontato le forze di polizia giunte sul posto in assetto anti sommossa. Le tensioni comunque, come ormai da cinque giorni a questa parte, hanno coinvolto tutta la Francia. A Parigi le proteste si sono concentrate nella zona degli Champs-Elysées dove la polizia è intervenuta per sgomberare la zona cercando di evitare danneggiamenti e saccheggi. A Rennes e Nizza ci sono stati scontri tra manifestanti e polizia, così come a Lione. Mentre a Marsiglia si segnalano incidenti in varie parti della città in particolare lungo le strade che dal centro portano in periferia. Incidenti sono scoppiati anche a Brest, nel dipartimento di Finistère: i manifestanti hanno sparato razzi e fuochi d’artificio contro le forze dell’ordine e un incendio è scoppiato in una concessionaria della Renault.

Le contromisure – Emmanuel Macron ha fatto il punto della situazione sulle rivolte in corso nel Paese al Palazzo dell’Eliseo nel tardo pomeriggio insieme al primo ministro, al ministro dell’Interno e a quello della Giustizia. Un decreto prefettizio, intanto, autorizza l’uso di droni a Parigi per acquisire immagini nel quadro della situazione di violenze ed incidenti. Il decreto autorizza l’acquisizione, la registrazione e la trasmissione di immagini mediante droni a Parigi e in alcuni comuni dei Hauts-de-Seine e in tutti i comuni di Seine-Saint-Denis a partire da questa sera alle 18 e fino a lunedì alle 6.

Le raccolte fondi – Intanto in tre giorni di raccolta fondi, la colletta organizzata dall’ex portavoce del Rassemblement National (l’estrema destra di Marine Le Pen) Jean Messiha (ora con Reconquete di Eric Zemmour) in favore del poliziotto di Nanterre responsabile della morte di Nahel, ha totalizzato già oltre 645mila euro. Una cifra molto più alta rispetto all’altra raccolta fondi: quella in favore della mamma di Nahel. In questo caso la colletta online è ferma a poco più di 96mila euro.

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