È morta a 101 anni Elisabetta Baldi, moglie del giudice antimafia Antonino Caponnetto, che aveva guidato il pool antimafia di Palermo dal 1983 al 1990. Dopo la scomparsa del marito, il 6 dicembre del 2002, aveva costituito la Fondazione a lui intitolata per proseguire la sua battaglia per la legalità. La donna, nata a Pistoia nel 1922, si è spenta a Firenze.
La ricorda con un tweet Pietro Grasso: “Nonna Betta Caponnetto ha condiviso impegno e sacrifici con suo marito Antonio. Quando accarezzava la sua mano sulla guancia – prosegue Grasso – non era solo un gesto d’affetto, era anche una spinta gentile a proseguire. E noi, come lei dobbiamo andare avanti nel loro ricordo e nel loro esempio”.
“Ciao nonna Betta”, si legge sul sito della Fondazione Caponnetto: “Una grande perdita – scrive Giuseppe Antoci, presidente onorario della Fondazione – Condividere con Elisabetta Baldi Caponnetto la presidenza onoraria della Fondazione è stato per me un grande onore e da oggi, ancora di più, una grande responsabilità. Il mio cordoglio e il mio abbraccio alla famiglia”.
Elisabetta Baldi era cittadina onoraria di vari comuni tra cui Palermo. Ha dedicato la sua vita alla legalità e anche dopo la scomparsa del marito, con il quale aveva avuto tre figli, è stata protagonista di incontri nelle scuole per promuovere la diffusione della cultura antimafia.