Tre stragi e 12 morti. Il giorno dell’Indipendenza negli Stati Uniti è stato macchiato, di nuovo, col sangue versato dalle armi da fuoco. Tre sparatorie avvenute in tre diverse aree del Paese hanno trasformato la festività in una giornata di morte. L’ultima registrata, in ordine di tempo, è quella avvenuta a Shreveport, in Louisiana: tre persone sono morte e almeno sei sono rimaste ferite poco prima della mezzanotte del 4 luglio.

Le prime sparatoria erano state registrate in diverse zone di Philadelphia, dove cinque persone sono state uccise, mentre altre quattro risultano ferite. La polizia ha fatto sapere di aver arrestato un uomo che indossava un giubbotto antiproiettile e che, sostengono, ha aperto il fuoco a caso, senza un obiettivo preciso. Inoltre, sarebbero stati recuperati in un vicolo un fucile, una pistola e altri caricatori di munizioni. Si è poi scoperto che il killer aveva un fucile d’assalto Ar-15, capace di esplodere centinaia di colpi in pochi minuti. “Siamo frustrati e indignati” per la strage, ha commentato il sindaco Jim Kenney.

Più tardi, a essere colpita è stata la cittadina di Fort Worth, in Texas, dove almeno tre persone sono morte ed altre otto sono rimaste ferite in una sparatoria intorno alla mezzanotte in un parcheggio. “È troppo presto per dire se la sparatoria fosse correlata a una gang, una disputa domestica o qualcos’altro”, aveva riferito la polizia. Quando gli agenti sono intervenuti, c’era una grande folla nel quartiere di Como dove è avvenuta la sparatoria.

Numeri che fanno salire quello delle sparatorie negli Stati uniti a 339 dall’inizio dell’anno: quasi due ogni giorno. “Siamo addolorati per coloro che hanno perso la vita e, mentre la nostra nazione celebra il giorno dell’Indipendenza, preghiamo per il giorno in cui le nostre comunità saranno libere dalla violenza delle armi”, hanno commentato il presidente Joe Biden e la First Lady Jill Biden dopo che gli Stati Uniti hanno “subito ancora una volta un’ondata di tragiche e assurde sparatorie, da Philadelphia a Fort Worth, da Baltimora a Lansing, da Wichita a Chicago“. Il presidente ha rilanciato quindi il monito ai Repubblicani per una stretta sulle armi.

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