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Christian Floris, lo speaker torinese vittima di insulti omofobi: “Mi hanno detto ‘sei un ri*******, un mezzo uomo. Provo angoscia, mi fa soffrire che siano state ragazze giovani”

Il vergognoso episodio è accaduto in pieno centro a Torino: ecco le parole di Floris

di Paolo Aruffo

Sembra che ogni giorno vada sempre peggio. Non una frase retorica, bensì la percezione che si ha scrivendo e leggendo quotidianamente notizie di questo genere. Questa volta siamo a Torino, in pieno centro città. Qui, come raccontato dal Corriere, lo speaker torinese nonché direttore artistico del Festival della Cultura di Alassio Christian Floris è stato vittima di un episodio riprovevole. Dopo aver assistito al concerto di Marco Mengoni allo stadio Grande Torino (il 5 luglio scorso), Floris si è spostato in centro per cenare con delle amiche. Una volta arrivato nel locale, si è diretto subito in bagno (unico, per uomini e donne). “Avevo bisogno urgentemente di fare la pipì ma era occupato – ha spiegato al Corriere -. Dentro c’erano due ragazze, sentivo le loro voci, si stavano facendo dei selfie, delle foto. Ad un certo punto ho sentito che squillava il telefono, quindi ho bussato chiedendo loro se si potevano sbrigare. In modo simpatico, ho usato il gergo romano: ‘Regà uscite che me sto a piscià addosso’. Una di loro al telefono dice: ‘Aspetta che vedo chi rompe i cogli**i’. Sono uscite e mi hanno aggredito”. Lo hanno spintonato, graffiato, urlandogli contro frasi impregnate di odio: “Sei un ricc**one, un mezzo uomo”.

Quindi lo speaker ha spiegato di essersi difeso, riprendendo tutto con il telefono: “Gli ho detto che ero un uomo di 40 anni e che non mi mettevo a litigare con loro. Ho detto che il padre avrebbe dovuto poi pagare gli avvocati se non l’avessero smessa“. A quel punto altri tre ragazzi che erano con loro si sono alzati e le persone che stavano agli altri tavoli del bar sono corse in difesa dello speaker. Nel mentre le ragazze continuavano ad offenderlo, prendendosela anche con l’amica e con la madre, dandole della “vecchia che doveva stare a casa davanti alla tv”.

“Le ragazze sembravano alterate, fuori di testa – ha continuato a spiegare lui -. Torino sta degenerando, diventa ogni giorno più pericolosa. Il sabato sera in centro ci sono fiumane di ragazzini che si muovono con la logica della gang. A Porta Nuova l’altro giorno ce n’erano 35, tutti grossi e alti, che bullizzavano una ragazza. Ho chiamato la polizia anche in quell’occasione”. Infine Floris ha ricordato un altro episodio simile, che accadde però a Roma, dove venne picchiato selvaggiamente vicino a casa sua: “15 anni fa hanno rovinato la mia tranquillità, mi hanno tolto serenità e salute. Ho dovuto ricostruire timpani e udito. Fu un trauma enorme e oggi ho di nuovo una forte angoscia. Il punto che mi fa più soffrire è che sono state delle ragazze giovani, che potrebbero essere mie nipoti“, ha concluso spiegando che ha intenzione di proseguire per le vie legali.

Christian Floris, lo speaker torinese vittima di insulti omofobi: “Mi hanno detto ‘sei un ri*******, un mezzo uomo. Provo angoscia, mi fa soffrire che siano state ragazze giovani”
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