Sarà sentita lunedì 10 luglio la 22enne che ha denunciato per violenza sessuale Leonardo La Russa, terzogenito del presidente del Senato Ignazio. Lo si apprende da fonti giudiziarie. La ragazza, assistita dall’avvocato Stefano Benvenuto, aveva sporto denuncia in procura a Milano lo scorso 3 luglio.
Da quanto si apprende oggi non verrà sentito nessuna delle persone che, in qualche modo, sarebbero informate sulla serata dello scorso 18 maggio quando la 22enne – in compagnia di un’amica – incontra, in un noto locale del centro a pochi passi da piazza Fontana, l’ex compagno di liceo. Un incontro casuale, poi il buio, secondo quanto denuncia la presunta vittima: si risveglia nel letto del 21enne con la percezione di aver subito un abuso. La presunta violenza avrebbe anche coinvolto un altro ragazzo, amico di Leonardo, che la giovane non ha mai visto e che ora è in corso di identificazione. Uscita, annota l’indirizzo del condominio e prende la metro. In lacrime telefona alla madre che a casa la convince a recarsi alla Mangiagalli, la clinica con servizio anti violenze, dove le vengono riscontrate un’ecchimosi al collo e una ferita ad una coscia. Risulta positiva alla cocaina assunta prima della discoteca e nel sangue viene rilevata la presenza di benzodiazepine, per aver preso un ansiolitico.
Tutte elementi finiti sul tavolo del pm di Milano Rosaria Stagnaro e dell’aggiunto Letizia Mannella. Le accuse vengono respinte con forza dall’avvocato di Leonardo La Russa: “Non c’è stata nessuna violenza”. Nelle scorse ore il padre e presidente del Senato è finito al centro delle polemiche per aver prima attaccato la ragazza che ha fatto la denuncia e poi aver ritrattato dicendo di essere stato frainteso. Per la leader dem Elly Schlein quello che ha fatto è “disgustoso” perché, al di là del merito, “mina la credibilità delle donne che sporgono denuncia per violenza sessuale”.