“Stanno contattando tutti i condomini. Pur di salvare Viva Rai 2, che non ci fa chiudere occhio, in viale Mazzini sono pronti a pagarci“. E ancora: “Adesso ci stanno chiamando proponendoci pannelli contro il rumore e degli indennizzi per gli schiamazzi che comunque ci saranno durante gli spettacoli, ma la maggior parte di noi sono pronti a rinunciare pur di ritrovare un po’ di pace…”. Sono questi i racconti di alcuni residenti di via Asiago a Roma, la strada che faceva da set a cielo aperto per la trasmissione di Fiorello Viva Rai2!, pubblicati questa mattina da Corriere e Repubblica. Dopo che, durante la presentazione dei palinsesti Rai per la prossima stagione televisiva, l’amministratore delegato Rai Roberto Sergio ha spiegato che il futuro del programma è appeso ai rapporti con i condomini della zona, si sono scatenati i rumors.
“Ancora non c’è in palinsesto 8Viva Rai2!, ndr) anche se noi e Fiorello abbiamo voglia di proseguire ma siccome Via Asiago pur essendo una sede storica non è solo della Rai, ci sono i condomini con i quali cercheremo di parlare perché Fiorello è un uomo Rai e io lo voglio fortemente“, erano state le parole dell’ad Sergio. E proprio su quel “cercheremo di parlare” si sono scatenate le indiscrezioni, con i quotidiani che hanno rilanciato le dichiarazioni di alcuni abitanti della via in questione secondo cui la tv pubblica sarebbe pronta a trattare con loro. Ma prontamente è arrivata la smentita di Viale Mazzini: “Questa mattina abbiamo letto ricostruzioni molto fantasiose in merito alla querelle Viva Rai2! – residenti di Via Asiago. Non abbiamo mai pensato di incontrare singolarmente i residenti di via Asiago, così come non abbiamo mai previsto alcun tipo di indennizzo. Non ci prestiamo a queste strumentalizzazioni”, si legge in una nota della Rai.
E ancora: “Quanto al degrado – prosegue la nota – avevamo già spiegato nei giorni scorsi che in quella strada, oltre ai residenti, quotidianamente gravitano impiegati, dirigenti, tecnici, dj, cantanti, artisti, personaggi del mondo della cultura, della politica, chi per lavoro chi solo per partecipare alle trasmissioni dei canali di Rai Radio. E proprio quella parte di strada interessata, ‘incriminata’, è stata sempre restituita alla cittadinanza, dopo ogni diretta, in perfetto stato. Spiace poi dover constatare che la popolarità del programma, autorizzato dalle autorità competenti a svolgersi in diretta in quel lembo di strada, ed il successo dell’idea di Fiorello vengano utilizzati per alimentare polemiche a danno di una produzione radiotelevisiva che ha visto milioni di italiani appassionarsi, divertirsi, iniziando oltre 100 giornate con il sorriso e il buon umore”.
Insomma, la questione è più aperta che mai. Ospite al Tg2 Post dopo la fine della stagione di VivaRai2!, Fiorello ha detto chiaramente che il programma tornerà se si risolveranno i “problemi di vicinato”, visto che i residenti sono sul piede di guerra da mesi per via del rumore, del caos e dell’eccesso di persone che affollano il quartiere sin dall’alba. “Capisco i vicini che si lamentano, davvero, non li posso biasimare. E mi dispiace ma credo che Viva Rai2 o si fa in via Asiago o non si possa fare in nessun altro luogo”, le parole dello showman. Di certo ci sono i numeri che – se mai ce ne fosse bisogno – hanno attestato ancora una volta le capacità e i meriti di Fiorello: la trasmissione ha chiuso con 1.126.000 spettatori e il 22,9% di share, passando letteralmente da zero a cento in sei mesi visto che la Rai2 ante Fiorello in quella fascia stava attorno all’1% di share.