L’arte è intorno a noi. E da qualsiasi materiale può nascere un’opera. Sono questi i presupposti da cui sono partiti due giovani artisti che hanno realizzato a Milano un monumento di cartone alto 16 metri, lungo 24 e pesante una tonnellata, denominato le Connessioni. Creato nell’ambito del progetto Rebuild Our Future, in collaborazione con la comunità locale milanese, l’imponente opera ha dominato l’orizzonte di Cascina Merlata nelle giornate del 8 e 9 luglio. Il significato? Con l’unione di una porta urbana, un ponte e una torre, simboleggiava le connessioni tra i cittadini di tre quartieri di Milano: Cascina Merlata/Gallaratese, Redo Merezzate e San Siro.
L’installazione è stata creata con 1500 scatole di cartone e 30 chilometri di nastro adesivo. Tanto bello e imponente quanto effimero. Così, il 9 luglio, nel rispetto dell’ambiente, con un rituale collettivo per enfatizzare il concetto della ‘connessione’ è stato smantellato. Le connessioni, però, non si sono fermate solo alla realizzazione e alla demolizione dell’opera ma si sono estese anche alle persone esterne al progetto con attività collaterali come laboratori per adulti e bambini, cibo e musica dal vivo.
Il progetto, con a capo il famoso artista contemporaneo Olivier Grossetête, conosciuto in tutto il mondo per le sue imponenti opere di cartone, ha visto la partecipazione di Gonzalo Bascuñan, Larissa Bergamaschi, Marco Petrone, Gaia Michela Russo, Rebecca Sforzani e Tommaso Tresso. L’evento è stato ideato e promosso dall’associazione culturale LopLop, in collaborazione con Mare culturale urbano e Quartiere Digitale e realizzato con il supporto di EuroMilano. Il progetto Reclaim Our Future è stato finanziato grazie ai contributi della Fondazione Cariplo, Regione Lombardia e con il sostegno della Fondazione Maurizio Fragiacomo.