Filippo Facci ha ricevuto un ammonimento per stalking da parte del questore, dopo la segnalazione della ex moglie del giornalista di Libero, atteso da settembre su Rai2 con la striscia I facci vostri, finito nella bufera in questi giorni per le frasi con cui ha commentato la vicenda legata all’inchiesta per violenza sessuale che coinvolge il figlio di Ignazio La Russa. La notizia è stata anticipata dall’Agi che spiega come nei giorni scorsi la Divisione Anticrimine della Questura di Milano ha inviato il provvedimento sulla base delle dichiarazioni della ex moglie.
L’ammonimento è un provvedimento amministrativo – che non implica una querela da parte del soggetto offeso – previsto dalla legge a tutela di una presunta vittima di stalking con natura preventiva e dissuasiva per evitare danni più gravi alla persona che riferisce di aver subito atti persecutori. “È un atto dovuto legato molto banalmente a delle mail che io e la mia ex moglie e madre dei miei figli ci siamo scambiati e che non le sono piaciute – ha sostenuto Facci, contattato dalla stessa agenzia di stampa – È un atto amministrativo e impugnabile davanti al Tar il cui peso è talmente poco considerevole che non so nemmeno se lo impugneremo”.
Poi a Repubblica.it è ha aggiunto: “Parliamo di una persona che io ho lasciato nel 2019. Lo stalking non è di chi lascia, no? Tra l’altro questa persona l’ho anche denunciata io perché mi
ha messo le mani addosso davanti ad altre persone”. E lascia intendere che si volesse “creare l’incidente”. Ma la Rai, sostiene, non è un capitolo chiuso: “Assolutamente no e non voglio entrare nell’ottica di questi meccanismi. Anche perché io sono il pretesto per cannoneggiare il governo”.
Eppure negli stessi minuti il Pd è tornato a farsi sentire chiedendo alla dirigenza Rai “se ritenga ancora opportuno affidare una trasmissione televisiva al giornalista in questione, il cui comportamento è in aperta violazione e negazione delle responsabilità e dei compiti propri del servizio pubblico radiotelevisivo” e se “non sia opportuno interrompere ogni forma contrattuale e di collaborazione con Facci”. La richiesta è avanzata dai parlamentari dem Graziano, Bakkali, Furlan, Nicita, Peluffo, Stumpo, Verducci della commissione di Vigilanza sulla Rai in una interrogazione all’amministratore delegato della Rai, Roberto Sergio.
“Il caso di cronaca che vede coinvolto il figlio del Presidente del Senato La Russa per presunta violenza sessuale ai danni di una ragazza ha suscitato oggettivo sconcerto proprio per le argomentazioni utilizzate dal giornalista a difesa del ragazzo”, continuano i parlamentari del Pd parlando di “frasi e argomentazioni discriminatorie nei confronti di una ragazza, già presunta vittima di stupro”. E “ancor più grave è che lo spazio dedicato al giornalista sarebbe la striscia quotidiana di 5 minuti prima del Tg2 delle ore 13″, spiegano i parlamentari. “Il profilo del giornalista non è nuovo ad azioni e considerazioni che vanno ben oltre la provocazione intellettuale e che lo rendono non compatibile con il servizio pubblico, per questo chiediamo un intervento urgente della dirigenza Rai”, concludono i parlamentari dem.