Dopo i troppi ciclisti investiti e uccisi dai mezzi pesanti, a Milano finalmente qualcosa inizia a muoversi. Ancora troppo poco per evitare altre vittime in bicicletta, ma resta un primo passo. Dal primo ottobre, infatti, sarà vietata la circolazione dei mezzi pesanti senza i sensori per la rilevazione dell’angolo cieco nello specchietto. Lo ha stabilito la giunta che ha approvato un pacchetto mobilità con alcune delibere tra cui questa, che arriva come detto dopo i numerosi incidenti mortali che hanno coinvolto pedoni e ciclisti investiti da mezzi pesanti. La delibera modifica la disciplina di Area B, la ztl grande quasi come tutta la città, e impedisce il divieto di accesso e circolazione in città per i mezzi a partire dalle 3,5 tonnellate non dotati di sistemi per la rilevazione dell’angolo cieco nello specchietto, capaci di rilevare la presenza di pedoni e ciclisti situati in prossimità della parte anteriore del veicolo o sul lato del marciapiede e di emettere un segnale di allerta.

A partire del primo ottobre 2023 scatterà il divieto di circolare in Area B per chi non ha i sensori, dalle 7.30 alle 19.30, nei giorni feriali, dal lunedì al venerdì. “Partiamo prima dai mezzi più pesanti – ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala – che sono i più rischiosi e che dall’1 ottobre non potranno entrare se non hanno installato il dispositivo, o dovranno dimostrare di avere fatto l’ordine”. Infatti i veicoli i cui proprietari risultino in possesso di un contratto di acquisto di un sistema di rilevazione per angolo cieco, potranno circolare fino all’installazione del dispositivo e comunque non oltre il 31 dicembre 2024. L’obbligo invece slitterà di un anno per i mezzi più leggeri, ad ottobre 2024, con la medesima possibilità di deroga non oltre il 31 dicembre 2025.

Approvazione della delibera che viene definita “un primo passo apprezzabile da parte del Comune di Milano” dalle associazioni che da mesi protestano nel capoluogo lombardo per chiedere più sicurezza in città. Tutto questo però, sottolineano, “in attesa che Governo e Parlamento – se interessati a salvare vite umane – approvino una norma nazionale in materia”. “Dalle informazioni rese disponibili nel comunicato stampa del Comune genera un po’ di preoccupazione la scelta di tempi di attuazione così dilatati e al tempo stesso l’identificazione di una fascia oraria così ampia (19:30-7:30) dove sembra che i camion potranno continuare a circolare senza sensori”, sottolineano Gianluca Ruggieri e Paola Bonini della campagna di mobilitazione civica Sai che puoi. “Rispetto agli altri provvedimenti, aspettando di leggere la delibera completa, notiamo – aggiungono – la totale assenza dalle misure presentate di un piano per eliminare la sosta illegale in città (100.000 auto al giorno parcheggiate su marciapiedi e parterre alberati) e soprattutto della ‘città30‘, che non solo costituisce una richiesta di centinaia di associazioni milanesi, ma anche l’oggetto di un ordine del giorno approvato dal Consiglio Comunale a gennaio scorso. La città30 si farà, sulla scia di quanto sta facendo Bologna, o non si farà?”, chiedono Ruggieri e Bonini di Sai che puoi.

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