Davanti ai pm di Milano e dagli investigatori della Squadra mobile la 22enne ha confermato le accuse riportate nella denuncia presentata nei confronti di Leonardo Apache La Russa, il 21enne figlio del presidente del Senato indagato per violenza sessuale. La deposizione è iniziata poco prima di mezzogiorno e si è conclusa verso le 15. In queste tre ore, da quanto riferisce l’Ansa citando fonti dell’inchiesta, la ragazza ha raccontato quanto accaduto quella notte, quando, stando alla sua denuncia, è stata portata da La Russa a casa sua, dopo la serata nella discoteca Apophis di via Merlo, pieno centro di Milano, e si è risvegliata nel letto la mattina del 19 maggio senza ricordare più nulla. Sempre stando alla querela della giovane, il 21enne le avrebbe detto quel mattino che aveva avuto rapporti con lui e con un suo amico dj. Nel pomeriggio negli uffici della Polizia, che conduce le indagini coordinate dall’aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro, sono state ascoltate come testimoni anche l’amica che andò nel locale con lei quella sera (e a cui la 22enne mandò messaggi la mattina ipotizzando di essere stata “drogata”) e una conoscente incontrata sempre nella discoteca.
Verso le 11.30, l’aggiunto Letizia Mannella e il pm Stagnaro, titolari dell’inchiesta condotta dalla Squadra mobile e seguita anche dal procuratore Marcello Viola, sono uscite dal Palazzo di Giustizia milanese per le audizioni previste. Prima quella della giovane che ha denunciato, chiamata a confermare le accuse e a fornire dettagli, e poi le altre. Nella denuncia, depositata il 29 giugno scorso dal suo legale Stefano Benvenuto, la 22enne ha raccontato di essersi risvegliata nel letto di Leonardo Apache La Russa, ex compagno di liceo, dopo averlo incontrato nel locale e che non ricordava più nulla di quanto accaduto.
Secondo la versione della 22enne, il giovane le avrebbe detto che aveva avuto rapporti con lui e con un suo amico, un dj della serata. Chattando quel mattino con l’amica, la ragazza ha detto che lui potrebbe averla “drogata” offrendole un cocktail. Dopo il 3 luglio, ricevuta la querela, la Procura ha aperto un’inchiesta per violenza sessuale a carico di La Russa e nelle scorse ore ha identificato l’amico dj, che potrebbe aver preso parte ad una violenza di gruppo. Stando a quanto riferito da fonti giudiziarie, allo stato il dj non è indagato, anche perché non è stata completata del tutto la procedura di identificazione. Il cellulare di La Russa junior al momento non è stato sequestrato, mentre gli investigatori lavorano su molti elementi, come le analisi di altri telefoni, immagini di telecamere di sorveglianza e testimonianze.