Antonio Vermigli, il miglior amico in Italia del presidente brasiliano Luis Inacio Lula; il compagno di viaggio delle trasferte di Aleida Guevara, la figlia del Che, stamattina è morto nella sua Quarrata, il paese dove aveva fatto il postino e dove da tre decenni organizzava la storica marcia per la giustizia. A 73 anni, colpito da una grave leucemia, è stato costretto ad arrendersi. Ad annunciare ai tanti amici, dispersi in ogni parte del Paese, la triste notizia sono stati i figli Adele e Tommaso: “Con estremo dolore vi comunichiamo che il babbo oggi ci ha lasciato”. Un addio che in pochi minuti ha fatto il giro del mondo colpendo le persone che in questi anni avevano partecipato alla manifestazione: Gian Carlo Caselli, Gherardo Colombo, padre Alex Zanotelli, Mauro Corona, la figlia del rivoluzionario cubano, don Luigi Ciotti, l’amico di sempre Erri De Luca e tanti altri.

Vermigli, presidente dell’associazione “Rete Radiè Resch”, fondata dal giornalista e scrittore Ettore Masina nel 1964, da decenni era impegnato in progetti di cooperazione e di solidarietà a livello internazionale, in particolare con il suo amato Brasile. Nella sua ultima intervista a Il Tirreno aveva raccontato: “Conobbi Lula nel 1989, quando lui era impegnato nella prima campagna elettorale. Ci mise in contatto un amico comune, il padre domenicano Frei Betto, che di Lula è il consigliere più stretto. Parlammo a lungo dell’importanza dell’informazione nella politica. Infatti a quell’epoca i giornali non lo presero in considerazione e perse le elezioni”. E quando il presidente venne imprigionato nell’aprile del 2018, proprio a ilFattoQuotidiano.it Vermigli disse: “Lula è stato arrestato per impedirgli di partecipare alle prossime elezioni in Brasile, che si terranno in autunno. Tutti i sondaggi lo danno vincente. E’ una vergogna internazionale”.

L’ex postino, nella sua vita, ha tessuto relazioni in ogni angolo del mondo. Ad invitare in Italia la pediatra cubana era sempre lui. Con Aleida girava l’Italia accompagnandola ovunque per far conoscere la situazione a Cuba. Amico intimo dello scrittore De Luca, dell’alpinista Corona, dello scomparso Gianni Minà, ha rappresentato un punto di riferimento per generazioni. Anche quest’anno, nonostante la malattia, si era preoccupato di organizzare la trentesima marcia alla quale hanno già aderito proprio la figlia del Che, lo scrittore Mario Lancisi, la teologa domenicana Antonietta Potente, padre Zanotelli, don Ciotti e De Luca.

In tanti in queste ore hanno manifestato la vicinanza alla famiglia. “Libera” – Pistoia ha scritto sui social: “Ci ha lasciato una persona speciale, l’anima della marcia della Giustizia e molto altro. Grazie Antonio per quello che ci hai dato nel tuo inesauribile impegno in difesa degli ultimi”. E lo scrittore De Luca su Twitter: “Il fraterno amico Antonio Vermigli è morto poco fa. Col suo sorriso pronto e affettuoso si è prodigato per sacrosante cause oltre il possibile”. Venerdì alle 16 presso la chiesa “San Michele Arcangelo” di Vignole si terrà l’ultimo saluto.

Community - Condividi gli articoli ed ottieni crediti
Articolo Precedente

Rogo della ‘Venere degli stracci’: oggi fa più rumore un’opera distrutta che inaugurata

next
Articolo Successivo

Armi, l’appello delle associazioni: “Basta con l’aumento delle spese militari, nel 2022 record globale. Tassare extraprofitti aziende Difesa”

next