Il giudice Nicola Bonante, da poco trasferito dal Tribunale di Tempio Pausania a quello di Bari, potrà restare applicato al processo per violenza sessuale in corso nella città sarda a carico di Ciro Grillo (figlio del fondatore del M5s Beppe) e di tre suoi amici fino al termine del primo grado. Lo ha deciso il Consiglio superiore della magistratura accogliendo la richiesta arrivata dalla presidente della Sezione penale del Tribunale di Tempio, Caterina Interlandi. Il magistrato quindi continuerà a partecipare alle udienze, “salvando” la validità di quelle svolte finora, che altrimenti – con la sostituzione di un membro del collegio – avrebbero dovuto essere ripetute in base al codice di procedura penale, in quanto non videoregistrate.

In seguito al trasferimento, all’ultima udienza Bonante era stato sostituito dal collega Alessandro Cossu: il Tribunale aveva però rigettato la richiesta delle difese di rinnovazione del processo, proprio in attesa della decisione del Csm. Le attività svolte in quell’occasione resteranno valide in quanto videoregistrate: si tratta delle deposizioni dei due consulenti tecnici di accusa e difesa, Mauro Sanna e Mattia Epifani, che hanno depositato un elenco di file, video, foto e filmati ritenuti rilevanti tra quelli sequestrati sui dispositivi degli imputati (Grillo junior, Edoardo Capitta, Vittorio Corsiglia e Francesco Lauria) e di una delle presunte vittime.

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