Economia

Fisco, corto circuito in Aula: sì del governo a un odg del Pd sull’evasione. Fdi dice no e la maggioranza vota contro l’esecutivo

Alta tensione in Aula alla Camera per la maggioranza. Il governo è stato battuto su un ordine del giorno di Gianni Cuperlo del Pd alla riforma fiscale che impegnava l’esecutivo a realizzare una campagna sui danni dell’evasione fiscale. Il sottosegretario all’Economia Federico Freni (Lega) aveva espresso parere favorevole ma l’odg è stato bocciato con 148 no e 131 sì dopo l’esplicita dichiarazione di voto contrario da parte di Fratelli d’Italia. I deputati di opposizione hanno attaccato dicendo che la “maggioranza ha sconfessato il sottosegretario”, che ha lasciato brevemente l’Aula per poi rientrare.

Il testo di Cuperlo prevedeva, “in coincidenza con l’esercizio della delega, una vasta campagna di opinione utilizzando il servizio pubblico radiotelevisivo, media tradizionali e new media per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto delle diverse forme di evasione ed elusione fiscale, sulla tenuta dei servizi pubblici essenziali a partire da sanità, scuola e infrastrutture“. L’esponente Pd, dopo il parere favorevole, ha messo il dito nella piaga delle divisioni della maggioranza dicendo: “La assumo come una correzione di rotta. L’ordine del giorno impegna il governo a promuovere una vasta campagna di opinione nel Paese sui danni profondi che l’evasione procura all’erogazione di beni e servizi. E’ l’esatto opposto di salire sul palco e dichiarare che le tasse sono un pizzo dello Stato“. Chiaro riferimento alle dichiarazioni fatte da Giorgia Meloni a fine maggio, partecipando alla conclusione della campagna elettorale a Catania.

“Questo no della maggioranza è un segnale bruttissimo di un approccio indegno. Solidarietà a Freni, la maggioranza l’ha sfiduciato”, ha commentato la capogruppo Pd Chiara Braga. “Il dato politico è evidente, la maggioranza vota contro su una campagna informativa contro l’evasione, incredibile. Avete gettato la maschera di fronte al Paese“, ha rincarato Riccardo Ricciardi del M5s. Nel dibattito dopo il voto, il capogruppo di FdI Tommaso Foti è invece intervenuto per chiarire: “Ribadisco il voto non in relazione al merito ma per l’illustrazione, l’intervento di Cuperlo è stato un inno all’offesa al centrodestra“, ha spiegato facendosi scappare un “c..zo” in Aula. “Ora capisco che Cuperlo ha la stessa tessera di De Benedetti, il quale non mi pare un campione di esatta adempienza fiscale. Ma al di là di questo come dato storico quest’anno il recupero della evasione fiscale è altissimo. Non bisogna insultare chi si è sempre comportato coerentemente anche in materia di lotta alla evasione”.

Il deputato M5S Federico Cafiero De Raho ha anche lamentato la bocciatura del suo odg che “chiedeva semplicemente di escludere nuovi condoni fiscali“. Il governo ha dato parere contrario: “Evidentemente hanno in cantiere altre sanatorie fiscali, accettando che si sottraggano altri soldi alla sanità, all’istruzione e in generale al bene della collettività”, ha commentato l’ex Procuratore nazionale antimafia. “La nostra richiesta era fondata sull’allarmante quadro delineato dal Decreto bollette del governo Meloni, che prevede l‘estensione della non punibilità per omesso versamento di Iva, ritenute e per indebita compensazione di crediti d’imposta inesistenti, purché venga seguita una procedura di regolarizzazione entro il termine della sentenza di appello. Quindi anche dopo una lunga procedura giudiziaria portata avanti per anni, fino all’ultimo ci si può mettere al riparo dalla punibilità”.