E’ tornata in libertà, dopo 52 anni di carcere, la 74enne Leslie Van Houten, uno degli ‘angeli della morte’ della famigerata setta di Charles Manson che seminò panico e orrore nella Los Angeles di fine anni ’60. Lo ha annunciato Department of Corrections and Rehabilitation della California. Van Houten stava scontando l’ergastolo per il suo ruolo negli omicidi di Leno e Rosemary LaBianca a Los Angeles nel 1969, vicenda rievocata nel 2019 da Quentin Tarantino nel film ‘C’era una volta a Hollywood’.
A spianare la strada alla scarcerazione è stata la rinuncia di Gavin Newsom a impugnare la decisione di una corte d’appello statale di concedere la libertà vigilata alla detenuta, che da 52 anni sta scontando una condanna all’ergastolo per un duplice omicidio. Il governatore democratico della California si era opposto già tre volte sostenendo che la detenuta non ha dato una spiegazione adeguata e coerente del suo coinvolgimento nella vicenda e che pone ancora un pericolo per la società. Ma ora, pur dicendosi “deluso” dalla decisione dei giudici, preferisce non insistere ritenendo “improbabile” una vittoria alla corte suprema statale.
Van Houten era appena maggiorenne quando conobbe Manson in una comune in California nel 1968, entrando a far parte di quella che i suoi seguaci battezzarono ‘La Famiglia’: un culto di sesso e omicidi seriali satanici che lasciò una orribile scia di sangue a Los Angeles. Il massacro più noto ed efferato fu quello di Cielo Drive. Era la notte tra l’8 e il 9 agosto del 1969. Quattro membri della Famiglia entrarono nella casa al numero 10050 di quel viottolo, dove c’era stata una festa organizzata dalla giovane attrice Sharon Tate, 26 anni, da poco sposata con il regista Roman Polanski. Armati di revolver calibro 22, coltelli da cucina e una corda di nylon, gli adepti uccisero l’attrice, incinta di otto mesi e mezzo, insieme a tre amici e a un ragazzo di 18 anni che stava lasciando l’abitazione del custode. Polanski era a Londra. Gli omicidi furono commessi da tre membri della setta, ma non da Van Houten, che invece entrò in azione il giorno dopo, macchiandosi dell’uccisione di Leno LaBianca, titolare italo-americano di un supermercato, e di sua moglie Rosemary.
Dopo gli omicidi, gli assassini rimasero nella casa, mangiarono del cibo preso dal frigorifero dei LaBianca e si fecero la doccia prima di ritornare in autostop. Di tutte le persone coinvolte nei delitti della Family, Van Houten sarà la prima a uscire dalla cella: agli altri è stata negata la libertà condizionata, mentre Manson e un altro seguace sono morti in carcere.