Chiara Bertolaso, figlia dell’attuale assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso, ha vinto un concorso per un posto da pediatra all’ospedale San Paolo di Milano, struttura in cui la medica 38enne ha iniziato il suo servizio il 1° luglio. Dopo aver lavorato in un ospedale da campo all’Aquila durante il terremoto del 2009 e aver prestato servizio (volontario) al pronto soccorso dell’ospedale di Lodi durante la pandemia, nei tempi più recenti, ovvero fino a giugno del 2023, la Bertolaso ha lavorato da libera professionista al pronto soccorso pediatrico degli ospedali civili di Brescia. Dagli archivi dell’ospedale Niguarda era emerso che la medica aveva partecipato anche ad un concorso per un posto a tempo determinato nel reparto di Pediatra del Grande Ospedale Metropolitano, aggiudicandosi anche qui il primo posto. Ma nello stesso giorno in cui era stata deliberata la graduatoria (il 2 novembre 2022), il padre Guido era stato nominato assessore al Welfare in Lombardia.

Il posto era stato così rifiutato dalla medica, “con grande sgomento del Niguarda: mia figlia è uno dei pochi pediatri che lavorano anche in pronto soccorso”, ha spiegato Bertolaso all’indomani dell’uscita della vicenda sul quotidiano La Notizia. Il cognome del padre della professionista nella questione – che adesso ritorna – ha un peso inevitabile. “Davvero dobbiamo giustificarci perché una dottoressa con due specializzazioni e mille offerte di lavoro in giro per il mondo decide di venire a lavorare a 1.800 euro al mese, in un pronto soccorso pediatrico che serve il Sud-Ovest di Milano dove c’è carenza, quando i concorsi per pediatri metà delle volte vanno deserti?”, ha dichiarato Bertolaso come riportato dal quotidiano Il Giorno. “Forse se avessi rifiutato (l’incarico) non saremmo a questo punto. La mia famiglia ha già subito 10 anni di gogna mediatica.

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