di Alessio Andreoli
La premier Giorgia Meloni si è finalmente decisa a pronunciarsi sul caso del figlio di Ignazio La Russa, Leonardo Apache La Russa. Immagino che non serva ricordare la vicenda visto il giusto eco mediatico alimentato anche, ma forse soprattutto, dalle dichiarazioni del padre del ragazzo, seconda carica dello Stato.
Prima di ascoltare o leggere le parole della Meloni nella mia mente frullavano diversi suoi discorsi in campagna elettorale pre-elezioni politiche. Quello che più risuonava nelle mie orecchie riguardava il come eliminare le devianze dei nostri giovani. Giorgia ci ricordava che le cause di tanti giovani deviati sono l’alcool, il tabacco e le droghe a cui poi veniva indirettamente sommata, visti i violenti attacchi verbali, l’ideologia gender e le lobby Lgbt. Ma non finisce qui perché poi spuntavano e si aggiungevano all’elenco delle devianze anche l’anoressia e l’obesità.
I giovani, diceva Meloni, devono lavorare e fare sport per diventare italiani sani e determinati e non cadere in nessuna delle sopraelencate cosiddette devianze. Nella mia ingenuità, ripensando alle famiglie degli esponenti più in vista di Fratelli d’Italia, immagino i giovani figli e le giovani figlie che passano le loro giornate a studiare per poi andare in piscina o in un qualsiasi centro sportivo ad allenarsi fino a sera, andare a letto presto e, durante le vacanze estive, sostituire gli studi con pesanti lavori stagionali, insomma giovani fisicamente e mentalmente sani e determinati nell’attuare gli insegnamenti ricevuti, proprio come li vorrebbe il leader politico di FdI.
Beh, mi son detto, se questi sono i presupposti stavolta il Presidente del Consiglio non può che chiaramente dissociarsi dall’amico e fedele Ignazio La Russa, condannare le sue parole e di certo avrà un atteggiamento molto duro nei confronti del ragazzo che a quanto pare, indipendentemente dell’accusa, non sembra sia stato sottoposto ad una sana, formativa e dura educazione sportiva. Ascolto il discorso della Meloni e cosa mi tocca sentire? Una tiepidissima – a mio avviso – presa di distanza dai commenti del senatore Ignazio La Russa, presidente del Senato della Repubblica e nessuna parola, anche se obbligatoriamente e comprensibilmente di carattere generale su come in Italia stiamo educando i nostri figli.
Cara Giorgia mi spiace, ma mi hai deluso perché quando si parla di Dio, Patria e Famiglia hai più volte dimostrato che sai fare molto, ma davvero molto meglio!