Ospite al podcast “On Purpose”, il volto di Spider-Man ha raccontato della sua dipendenza e del percorso intrapreso per diventare sobrio
Per sei volte ha interpretato Spider-Man sul grande schermo e sa bene che da un grande potere derivano grandi responsabilità. Ma anche i supereroi hanno le loro fragilità. Non le ha nascoste Tom Holland che, ospite del podcast con Jay Shetty, On Purpose, ha raccontato senza filtri di essere stato “schiavo” dell’alcol. La star del cinema, che da circa due anni fa coppia fissa con l’attrice Zendaya, ha rivelato che rimanere sobrio è “la cosa migliore che abbia mai fatto”. Il percorso per liberarsi dalla dipendenza, però, non è stato tutto rose e fiori. Anzi, è iniziato con “un Natale molto, molto alcolico l’anno scorso”, ha confessato Holland. Poi, ha aggiunto di aver rinunciato all’alcol per il mese di gennaio, anche se “tutto quello a cui riuscivo a pensare era bere qualcosa, mi ha davvero spaventato”.
Così, prima di cadere nuovamente nella trappola dell’alcol, l’attore 27enne ha esteso il suo proposito anche per il mese successivo. La più grande difficoltà? Resistere alla cultura inglese del bere. “Mi sentivo come se non potessi essere socievole – ha raccontato Holland –, come se non potessi andare al pub e bere una soda al lime. Non potevo uscire a cena. Stavo davvero lottando”. E la sua battaglia, il volto di Spider-Man, l’ha vinta sul serio. Infatti, dopo mesi senza bere, ha sentito di aver definitivamente voltato pagina quando ha festeggiato 27 anni: “È stato il compleanno più felice che abbia mai vissuto in vita mia”, ha confessato. Poi, ha spiegato i benefici della sua rinuncia al bere: “Dormire meglio, gestire meglio i problemi, una lucidità mentale migliore. Mi sentivo più sano, più in forma. Sono felice di dirlo: ero decisamente dipendente dall’alcol. Non mi nascondo”.
Sconfiggere la dipendenza, per Holland, ha avuto anche altri effetti positivi. Ad esempio, l’ha aiutato a massimizzare i suoi sforzi sul set. Adesso, dopo le stressanti riprese da protagonista per “The Crowded Room”, l’attore si è preso una pausa dalla recitazione. La serie, prodotta da Apple, è basata sull’omonimo libro dedicato alla storia di Billy Milligan (conosciuto come lo “stupratore del campus”) uomo statunitense che affermava di avere 24 personalità diverse. Una prova interpretativa non da poco. Inoltre, se si considera che il 27enne è anche produttore esecutivo, la mole di lavoro è considerevole. “Affrontare i problemi quotidiani che si presentano con qualsiasi set cinematografico ha solo aggiunto un livello extra di pressione – ha infatti confessato Holland –. Ora mi sto prendendo una pausa e questo è il risultato di quanto sia stata difficile questa serie”.
Sulla vita privata, invece, l’attore ha speso parole al miele per la sua ragazza e co-protagonista di Spider-Man, Zendaya, che l’ha supportato e aiutato nell’affrontare i problemi del difficile anno trascorso. Intervistato al podcast Smartless, ha aggiunto: “Sono fortunato ad avere qualcuno come Zendaya nella mia vita. È interessante avere una relazione romantica con qualcuno che è sulla tua stessa barca. Puoi condividere le tue esperienze e tutta una serie di cose. E questo vale il suo peso in oro”.