La Società Infrastrutture Milano-Cortina 2026 (Simico) ha combinato un bel pasticcio contabile riguardante le previsioni dei costi di gestione della nuova pista da bob, slittino e skeleton. Dapprima ha messo in rete uno studio che pomposamente assicurava come l’opera avrebbe prodotto ricchezza fin dal secondo anno di attività, anche se per arrivare a quel risultato si sarebbero dovuti triplicare i prezzi dell’utilizzo del taxi-bob da parte dei turisti, la parte ludica e non agonistica dell’impianto. Oltre a due tabelle, anche la relazione assicurava che la gestione sarebbe stata vantaggiosa e quindi in linea con le esigenze di sostenibilità richieste dal Cio. Ma ilfattoquotidiano.it e la rivista online Voci di Cortina hanno scoperto che i calcoli allegati allo studio contenevano un grossolano errore: la pista non produrrà un utile di gestione (fino a 700mila euro al quinto anno), ma un “profondo rosso” di due milioni di euro nei primi sei anni di attività. Di fronte all’evidenza dei numeri, Simico ammette ora lo sbaglio sostenendo che “per un errore del sistema” nello studio sono finite “tabelle vecchie”, poi aggiornate. Secondo la società, in Conferenza dei servizi sarebbero state depositate le tabelle reali. In ogni caso un pateracchio, visto che, al di là dei numeri, le conclusioni della relazione non sono state modificate.
Possibile che nessuno si sia accorto dell’incongruenza al momento di depositare lo studio? Forse i tecnici di Simico erano troppo impegnati a dimostrare che dopo i Giochi l’impianto da 124 milioni di euro non si tradurrà in una cattedrale nel deserto capace di generare solo debiti. Così hanno sommato due volte le stesse cifre nella colonna dei ricavi, stravolgendo completamente la previsione di bilancio. Invece di una perdita di un milione 931mila euro dal 2027 al 2031, hanno indicato un utile di un milione 686mila euro. Il passivo finirà tutto sul groppone del Comune di Cortina d’Ampezzo. Dallo studio di Simico, che è stato inserito in rete, risultava che anziché produrre un deficit annuo di circa 400mila euro all’anno per vent’anni (come previsto da una precedente analisi del 2021), la pista si sarebbe trasformata con un colpo di bacchetta magica in una produttrice di ricchezza. Ma era tutto sbagliato, con buona pace del Comitato Olimpico Internazionale che ha fatto della sostenibilità economica di un’opera e della legacy, ovvero l’eredità lasciata al territorio dopo i Giochi, due punti fermi della programmazione olimpica.
Come si può vedere dalla tabella allegata allo studio, dal primo anno dopo l’evento (2027) al quinto anno (2031) è costantemente in crescita l’utile, ovvero l’Ebitda, sinonimo di “margine operativo lordo”, calcolato prima delle tasse e dell’ammortamento. Primo anno: ricavi 1.491.000 euro, costi 1.511.000 euro, modestissimo disavanzo di 20mila euro. Secondo anno: ricavi 1.647.000 euro, costi 1.515.000 euro, utile di 132mila euro. Terzo anno: ricavi 1.827.000 euro, costi 1.519.000 euro e utile che schizza a 308mila euro. Quarto anno: ricavi 2.070.000 euro, costi 1.573.000 euro, utile di 497mila euro. Quinto anno: ricavi 2.341.000 euro, costi 1.577.000 euro e attivo record di 764mila euro.
Peccato che i ricavi ludici per il taxi-bob invernale ed estivo siano stati conteggiati due volte, determinando appunto lo stravolgimento dei bilanci, con una procedura incompatibile con la asserita provvisorietà delle tabelle finite nello studio. Nel primo anno, ad esempio, tra i ricavi sono conteggiati sia i 540mila euro totali, sia le singole voci che compongo la stessa cifra, ovvero 420mila euro per l’inverno e 120mila euro per l’estate. Solo così si raggiunge la cifra di 1.491.000 euro di ricavi. In realtà gli introiti nel primo anno sono pari a 951.000 euro e il disavanzo non è di 20.000, ma di 560mila euro. L’errore di duplicazione si ripete in ognuno dei cinque anni dal 2027 al 2031 con un disavanzo negli anni successivi di 486mila, 400mila, 316mila e 164mila euro.
Nelle tabelle originali di Simico soltanto nel 2032 (sesto anno) è previsto un utile contabilmente corretto di 5mila euro, per il semplice fatto che l’errore di duplicazione non c’è: ricavi per 1.604.000 euro e costi per 1.599.000 euro. Non era stata la magia a raddrizzare i bilanci di una gestione che si annuncia, quindi, alquanto problematica. Era stato un errore, di cui Simico non si è accorta neppure quando i dati sono state pubblicati da ilfattoquotidiano.it. Se ne fosse stata consapevole, avrebbe dovuto scrivere nella relazione che la gestione della pista sarà in passivo per i primi cinque anni. Invece ha annunciato: “L’area in cui sorgerà il nuovo impianto diventerà un luogo unico di sport, divertimento e cultura, all’insegna della socialità, dell’inclusione e della sostenibilità. Si riporta nel seguito la descrizione puntuale delle modalità di calcolo delle voci di ricavo e di quelle dei costi che compongono il conto economico del futuro Sliding Centre”. Per l’appunto, la tabella di una sostenibilità alquanto insostenibile, sia nel caso delle tabelle vere, che in quello delle tabelle sbagliate.
Riceviamo e pubblichiamo da Simico:
Simico (Società Infrastrutture Milano Cortina 2026) comunica che quanto scritto dal quotidiano online Ilfattoquotidiano. it nell’articolo dal titolo “Olimpiadi, utili record nello studio pubblico sulla pista da bob: ma i calcoli sono sbagliati. Dai dati corretti perdite per 2 milioni in 6 anni” non corrisponde alla reale verità dei fatti. L’articolo, peraltro, riporta inesattezze dannose per l’immagine e la reputazione della Società Infrastrutture Milano Cortina 2026. Come ampiamente spiegato e dimostrato allo stesso estensore dell’articolo, non si può prendere come fulcro della tesi riportata dal quotidiano una tabella datata e incompleta. L’unica tabella vera e autentica è quella depositata da Simico a seguito della Conferenza di servizi decisoria del gennaio scorso e regolarmente inviata agli stakeholder. Tutto il resto è da considerarsi non ufficiale.
La nostra replica:
Il 7 maggio abbiamo chiesto (via Pec) a Simico la relazione relativa ai costi di gestione della pista da bob dopo le Olimpiadi. Il 7 giugno abbiamo ricevuto “il documento collegato alla Conferenza dei Servizi conclusiva del gennaio scorso sullo Sliding centre che contiene i criteri per la sostenibilità della nuova infrastruttura”. Relazione e tabelle ci sono state fornite ufficialmente da Simico e sono poi state inserite nel sito della Società. Per noi erano le uniche “vere e autentiche”. Così il 14 luglio abbiamo pubblicato un primo servizio dando conto delle cifre – frutto di calcoli errati di Simico – secondo cui la pista genererà un utile di un milione 686mila euro, anziché un deficit di un milione 926mila euro. Simico si è guardata bene dal segnalare lo sbaglio, preferendo che al lettore fosse arrivata un’informazione falsa (ma non per colpa de ilfattoquotidiano.it): ovvero che la pista produrrà ricchezza e non un passivo, come invece accadrà. A parte le tabelle, neppure il testo della relazione ufficiale dà conto di questo fatto, anzi assicura che la previsione è di piena sostenibilità dell’opera. È stato ilfattoquotidiano.it, assieme al giornale on-line “Voci di Cortina”, a scoprire che Simico aveva sommato due volte gli stessi utili, stravolgendo la previsione di bilancio. Nell’articolo abbiamo raccontato la sconcertante disavventura in cui è incorsa la società, di cui abbiamo correttamente riportato le giustificazioni “tecniche”. (G. P.)