Dopo lo sciopero dei trasporti ferroviari, i sindacati Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Ugl hanno confermato per il 15 luglio quello del personale di terra degli aeroporti, che secondo quanto annunciato si fermerà per otto ore, dalle 10 alle 18. Non si può escludere tuttavia che la situazione possa subire evoluzioni nelle prossime ore: il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini – già intervenuto a dimezzare le ore di sciopero del personale ferroviario – ha infatti affermato che “si sta lavorando anche su questo” e che conta “sul buon senso per gli italiani e per i tanti turisti perché questa sarà una stagione straordinaria e non può essere rovinata da scioperi su scioperi”. Intanto, però, Ita Airways ha informato di essersi “vista costretta a cancellare 133 tra voli nazionali e internazionali”, anche se, rassicurano, è stato “attivato un piano straordinario” per limitare i disagi dei passeggeri, ricollocando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori toccati dalle cancellazioni, e, dunque, “il 40% riuscirà a volare nella stessa giornata”.
Incroceranno le braccia dalle 12 alle 16 anche i piloti di Malta Air, che opera i voli di Ryanair, oltre a piloti e assistenti di volo Vueling, fermi dalle 10 alle 18. In agitazione anche i piloti di Canadair iscritti a Ugl Trasporto aereo, che spiega di aver proclamato lo sciopero “a seguito della chiusura negativa delle due fasi di raffreddamento con l’azienda Avincis, senza che la stessa proponesse soluzioni accettabili. Questo ha pertanto determinato, non senza rammarico professionale, la decretazione del primo sciopero reale dei piloti di Canadair iscritti ad Ugl. Chiaramente, come previsto dalla Regolamentazione 12/461 saranno garantiti i contingenti minimi di personale da esonerare dallo sciopero e questo per limitare il disagio alla comunità sempre vicina alla nostra attività”.
Anche Wizz Air ha informato in una nota di aver cancellato una serie di voli da e per l’Italia, offrendo varie opzioni di rimborso e riprenotazione. La compagnia ha avvertito che la durata dei viaggi verso gli aeroporti, dei check-in e i controlli di sicurezza potrebbero richiedere più tempo del solito, consigliando quindi ai passeggeri di “pianificare di conseguenza gli spostamenti e di prevedere un tempo sufficiente per raggiungere l’aeroporto e svolgere tutte le formalità necessarie”.
ItaliaRimborso stima che i viaggiatori italiani che verranno colpiti dai disservizi saranno oltre 270mila, ma è bene tenere presente che esistono comunque una serie di tratte garantite che l’Enac (Ente nazionale per l’aviazione civile) ha diffuso in un elenco consultabile qui. “Il viaggiatore, qualora non riprotetto dal vettore aereo con un nuovo volo”, dice Felice D’Angelo, amministratore delegato di ItaliaRimborso, “proporzionalmente, però, sono cresciuti i disservizi aerei, così come gli scioperi, dove il passeggero può subire un ritardo o una cancellazione del volo”. – “può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company”.