Benjamin Mendy è stato assolto anche dalla duplice accusa di stupro e tentato stupro. Il calciatore francese, ex terzino del Manchester City, a gennaio era stato dichiarato non colpevole di sei violenze e di un’aggressione sessuale. Ma la giuria non era riuscita a raggiungere un verdetto su due capi di imputazioni. Venerdì 14 luglio la giuria di Chester Crown Court, al termine di un processo durato tre settimane, lo ha definitivamente scagionato.
Mendy era stato accusato di aver aggredito una donna di 24 anni nella sua villa a Mottram St Andrew, nel Cheshire, nell’ottobre 2020. Insieme a quella denuncia, ne erano emerse anche altre, compresa quella di una donna 29enne, per fatti risalenti a due anni prima. La polizia lo accusa degli stupri e di un’altra “aggressione sessuale” (sexual assault, ndr), un termine che nell’ordinamento inglese comprende un atto di violazione fisica, psicologica ed emotiva sotto forma di atto sessuale, inflitto a qualcuno senza il suo consenso.
Il 28enne francese, finito anche in carcere, si è sempre dichiarato innocente. Ha giocato l’ultima partita ufficiale il 15 agosto 2021 contro il Tottenham, poi il Manchester City lo ha sospeso fino alla scadenza del suo contratto, che si è concluso proprio a fine giugno.