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Free Park, il “giustiziere” della sosta selvaggia colpisce ancora: la polizia visiona i filmati delle telecamere. Agisce da solo o ci sono complici?

Roma come il far west: scritte vandaliche, parcheggi in sosta vietata e giustizia 'fai da te'. Ecco cosa sta accadendo tra le strade della Capitale

Solo una settimana fa, il 7 luglio scorso, vi avevamo parlato di Free Park. Chi è? Il ‘giustiziere’ delle auto in sosta vietata che le imbratta con scritte giganti (in un inglese maccheronico). La sua città d’azione è Roma, specialmente la zona Est della Capitale. Inevitabilmente si è aperto un grande dibattito e ora ci sono degli sviluppi. È la sezione romana del Corriere a fornire nuovi dettagli sulla vicenda. Gli investigatori del commissariato Tuscolano, infatti, sono sulle tracce di chi vandalizza gli sportelli delle automobili con la scritta “Free Park”. Al momento sono 4 i casi accertati e su cui la polizia sta cercando di fare chiarezza visionando alcuni video registrati dagli impianti di sicurezza, con il reato ipotizzato che è quello di ‘danneggiamento’. Non è chiaro, attualmente, se si tratti di un solo autore o più di uno, visto che pare che in alcuni casi la grafia non sia la stessa.

Non solo. Potrebbero esserci degli imitatori. Infatti il profilo Twitter GRAB – Grande Raccordo Anulare delle Bici – ha pubblicato lo scatto di un automobile con la scritta “CONTROMANO!!!” a caratteri cubitali. A chi domanda chi abbia scattato la foto, il profilo seguito da più di 6.000 persone non sa rispondere. Non è neanche chiarissimo a quando risalga lo scatto, pubblicato il 9 luglio scorso. Ad ogni modo, al di là dei dettagli del contenuto, ciò che fa riflettere sono i numerosi commenti che gli utenti hanno lasciato sotto al tweet. L’opinione pubblica, infatti, sembra spaccata tra chi lo osanna e chi lo condanna. “Non è buono. Il rischio che qualcuno si faccia male c’è”, “L’autore sembra lo stesso. Ovviamente è sbagliato ma è la spia di una situazione fuori controllo. Nel senso che a Roma i controlli sulla sosta selvaggia delle auto praticamente non esistono”, “Il tutto nasce da una mancanza assoluta delle presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Dalla mancanza di tutela dei cittadini e repressione delle violazioni. Un vuoto creato nella percezione di sicurezza”. E ancora: “È il far west“, “Non condivido, è un comportamento sbagliato e probabilmente anche più grave dell’auto parcheggiata male”. Non si placa, dunque, il dibattito ed è probabile che ciò non accadrà neanche nei prossimi giorni. Si attendono, infatti, gli esiti delle indagini da parte delle forze dell’ordine.

Intanto continuano le scritte vandaliche nella Capitale. Non solo sui muri dei palazzi (alcuni letteralmente distrutti da tag e imbrattamenti vari, basti pensare ai quartieri di San Lorenzo o Trastevere) ma anche sui beni pubblici e sui grandi monumenti. Dopo il caso del Colosseo, negli ultimi giorni se n’è parlato per una scritta con vernice spray apparsa sulle Mure Aureliane di Viale Castrense. A rivelarlo è Roma Today, che riporta le parole del giornalista romano Luciano Castro, il quale ha poi lanciato un appello al Comune: “Da romano mai ricordo una tale violenza ad una così importante testimonianza del passato dell’Urbe. Segnalo al sindaco Roberto Gualtieri e agli assessori alla cultura Miguel Gotor e al turismo Alessandro Onorato il grave danno apportato da un vandalo armato di bomboletta spray alle storiche vestigia risalenti ad oltre 1.700 anni fa. La scritta è apparsa sul tratto di Mura Aureliane davanti al civico 50 di viale Castrense, dove in questi giorni sono in corso lavori notturni per il rifacimento del manto stradale. Auspico un tempestivo intervento del Campidoglio”, si legge su Facebook. Attraverso un post, di mercoledì 12 giugno, la Sovrintendenza Capitolina ha reso noto che il graffito è stato cancellato: “Prontamente”, ci tengono a specificare.