La zecca. Un aracnide tanto piccolo quanto insidioso. Basta un suo morso per contrarre malattie potenzialmente mortali. Così è stato per la 34enne Kirstie Haysman,ex reginetta di bellezza: nel 2015 ha contratto, proprio da una zecca infetta, la malattia di Lyme, patologia che ha stravolto la sua vita. È stata lei stessa a raccontare la sua storia lanciando un appello disperato per sensibilizzare su questa malattia. La donna all’epoca era stata da poco incoronata Miss Herfordshire (contea dell’Inghilterra orientale) quando ha iniziato a provare dolore alle articolazioni e un senso di affaticamento. Visitata da un reumatologo, le era stato diagnosticato un disturbo del tessuto connettivo e le era stata prescritta un’alta dose di steroidi. Tuttavia, la terapia non funzionava e le sue condizioni di salute continuavano a peggiorare.
Quindi un’altra diagnosi errata: non trovando anomalie negli esami del sangue i medici sono arrivati a concludere che si trattasse di una malattia autoimmune. Errori che sono costati cari alla 34enne: “Hanno capito troppo tardi che avevo la malattia di Lyme. Tutto avrebbe potuto risolversi in 28 giorni con gli antibiotici invece ora il mio corpo si sta spegnendo e mio marito deve venirmi a prendere per andare in bagno e fare il bagno”, ha spiegato la giovane a Swns. “Tutto questo avrebbe potuto essere evitato se avessero fatto un semplice test di Lyme“, patologia che Kirstie ha scoperto di avere solo a febbraio di quest’anno dopo essere andata di sua iniziativa a fare degli esami specifici in seguito ad alcuni articoli di giornale in cui aveva notato una corrispondenza tra i sintomi.
Frustrata per la sua condizione, che ormai va avanti da otto anni, ha chiosato: “Prima facevo allenamenti ad alta intensità, ero molto in forma, e ora sono al punto in cui quando mi sveglio tutto il mio corpo è debole e fa male ovunque”. “Sono costretta a letto e ho dovuto rinunciare al mio lavoro di professionista sanitario: ero un podologo e non potevo più usare le mani”, ha sottolineato. Tuttavia Kirstie non si lascia abbattere: “Prego che vada meglio, così posso andare in giro, sono stata fuori due volte nelle ultime sei settimane”.
Ma a rovinarle la vita non sono state solo le errate diagnosi, ma soprattutto le terapie a cui si è sottoposta. Nei loro tentativi di curarla, infatti, i medici hanno cercato di sopprimere il suo sistema immunitario, pratiche che probabilmente ha peggiorato le cose. In più, ulteriori test hanno dimostrato che l’uso di steroidi a lungo termine le ha causato il deterioramento delle ossa e ora, stando a un reumatologo, ha “le ossa di un 70enne”.