Sarah Bax Horton, pronipote di un ufficiale di polizia londinese che all'epoca partecipò alle indagini, spiega in un libro le conclusioni a cui è giunta dopo un grande lavoro di ricerca sull'identità del più famoso serial killer inglese
Jack Lo Squartatore avrebbe finalmente un nome e un volto. Merito di Sarah Bax Horton, in procinto di pubblicare in un libro le prove di questa scoperta. A distanza di oltre un secolo di anonimato, il più noto serial killer inglese potrebbe avere una precisa identità.
CHI ERA JACK LO SQUARTATORE – Ex impiegata statale ora in pensione, Sarah Bax Horton è la pronipote di un ufficiale di polizia londinese che all’epoca partecipò alle indagini. Analizzando numerosi documenti e cartelle cliniche Sarah si è avventurata in un enorme lavoro di ricerca sul pluriomicida. Secondo lei il crimimale si chiamerebbe Hyam Hyams, fabbricante di sigari dell’East End di Londra. Soffriva di epilessia e alcolismo, entrava e usciva dai manicomi e viveva nel terrore che la moglie potesse tradirlo.
COSA È EMERSO DALLE RICERCHE – All’epoca diversi testimoni lo descrissero come un uomo di circa 35 anni affetto da rigidità al braccio, andatura irregolare e le ginocchia sempre piegate. Tra le altre cose, Bax Horton ha scoperto che Hyams aveva proprio 35 anni nel 1888 e i suoi resoconti medici riferivano di un infortunio per cui non era in grado di “piegare o estendere” il braccio sinistro. Allo stesso tempo confermavano pure “l’incapacità di raddrizzare le ginocchia” e il “trascinamento asimmetrico dei piedi”.
Come se non bastasse, sempre dai referti emergerebbe una coincidenza tra il periodo dei cinque omicidi accertati di Jack Lo Squartatore (agosto-novembre 1888) e il periodo di maggior declino psico-fisico di Hyams: “Diventava particolarmente violento dopo i suoi attacchi epilettici, cosa che spiega la periodicità degli omicidi”, ha affermato Bax Horton al Telegraph. Alla fine del 1888 Hyams fu catturato dalla polizia di Londra, che lo descrisse come un “pazzo errante”. In seguito a quel fermo gli omicidi si interruppero. L’anno seguente l’uomo venne rinchiuso nel manicomio di Colney Hatch fino alla sua morte, nel 1913. Parallelamente, di Jack Lo Squartatore non si seppe più niente.
Quanto scoperto da Bax Horton sarà contenuto nel libro One-Armed Jack: Uncovering the Real Jack the Ripper, a cura della casa editrice Michael O’Mara Books.