Si fa sempre più teso il clima in vista della commemorazione della strage di Via d’Amelio. A sorpresa la premier Giorgia Meloni ha annunciato la sua presenza al corteo di destra, organizzato da Fdi. Alcune settimane fa era stata annunciata la presenza della presidente del Consiglio, infatti, solo il 21 luglio, in occasione di un convegno sulla mafia organizzato da Fdi al San Paolo Palace, per commemorare il giudice Paolo Borsellino, ma evitando le commemorazioni del 19. Le polemiche sollevate dopo l’annuncio del corteo del “Comitato 19 luglio” hanno però infuocato il clima politico intorno all’anniversario della strage del 1992. Ad alzare il tiro, dopo l’annuncio dell’arrivo della premier, è stata la Cisl che ha annunciato che non aderirà al corteo della Cgil (e di altri comitati): “Riteniamo sia giusto commemorare in punta di piedi, perché il 19 luglio sia dedicato alla memoria e a ribadire l’impegno a favore della legalità che è un fatto quotidiano vissuto in tutti i luoghi in cui opera ciascuno di noi”, con queste parole il segretario generale Cisl Palermo-Trapani, Leonardo La Piana, ha preso di fatto le distanze dalla Cgil, nello stesso giorno in cui il Comitato 19 luglio, che comprende anche il sindacato, ha presentato il programma del corteo “Basta Stato Mafia”.
Per l’anniversario della morte di Paolo Borsellino e le persone della sua scorta, sono infatti previsti più cortei. Quello annuale della destra e nel quale confluirà il corteo voluto dalla Nuova Dc di Totò Cuffaro (ma lui non ci sarà). Per la prima volta quest’anno ci sarà, invece, un corteo organizzato dalla Cgil più una serie di sigle, le stesse che lo scorso 23 maggio hanno marciato in memoria della strage di Capaci. Per la prima volta, dunque, l’anniversario della strage di Via d’Amelio sarà occasione per manifestazioni politiche di fronti opposti. E dopo il 23 maggio, quando il corteo finì con uno scontro con la polizia, le file del corteo di sinistra si sono ingrossate di nuove adesioni di associazioni e movimenti: “In questo 19 luglio non si potranno replicare le scene viste in occasione del corteo che il 23 maggio scorso commemorò le vittime della strage di Capaci, in cui la polizia ha caricato i manifestanti pacifici”, ha detto Salvatore Borsellino, presente alla conferenza stampa di presentazione del Corteo, al quale ha aderito anche Agende Rosse, il movimento fondato dal fratello del magistrato. Le due iniziative si svolgeranno a distanza di cinque ore l’una dall’altra, e l’attenzione di prefettura e questura è massima: il primo corteo partirà alle 15 proprio dall’albero Falcone e raggiungerà via D’Amelio, dove alle 16.58 sulle note del silenzio saranno ricordate le vittime della strage. La fiaccolata della destra è in programma alle 19: da piazza Vittorio Veneto i manifestanti raggiungeranno via D’Amelio. “Non vogliamo che ci siano avvoltoi in via D’Amelio, ipocriti che portino corone e onori fasulli”, ha sottolineato Borsellino. Che si è rivolto alla Meloni: “Se avrò modo di incontrarla le vorrei chiedere come si concilia il suo entrare in politica dopo la strage di via D’Amelio e la morte di Paolo Borsellino e le esternazioni di un suo ministro che promette di smantellare la legislazione antimafia attaccando proprio l’articolo del concorso esterno in associazione mafiosa eliminando il quale la quasi totalità dei processi per mafia verrebbero ad essere annullati. Io da Giorgia Meloni non mi aspetto parole ma fatti. Lo censuri o lo faccia uscire dal governo come si merita”.