Di fatto, stare a contatto diretto di un flusso d’aria fredda può determinare, soprattutto in soggetti con una predisposizione, alcuni svariati disturbi, tra cui:
– mal di schiena e torcicollo, crampi muscolari;
– mal di gola;
– mal di testa, sia per la disidratazione che può essere indotta dall’aria condizionata, sia per delle nevralgie che questa può determinare;
– congiuntiviti o occhi irritati: correnti d’aria troppo fredda e poco umida possono generare irritazione e conseguente bruciore e/o lacrimazione oculare;
– coliche, crampi addominali e mal di pancia, soprattutto per gli sbalzi di temperatura, se si passa da un ambiente caldo a uno freddo o si è sudati.
Un mito da sfatare è che le infezioni delle vie aeree superiori come raffreddore, sinusite, faringite, laringite e quelle delle vie aeree inferiori, che riguardano trachea, bronchi, polmoni, come la polmonite e la bronchite, non sono causate dal freddo, ma da virus e batteri presenti nell’aria, che si diffondono nell’organismo attraverso le vie aeree superiori: l’esposizione improvvisa all’aria fredda condizionata durante un’infezione può essere altresì uno stress per il sistema immunitario già coinvolto nella risposta contro l’ospite. Per questo è importante la pulizia del condizionatore.