“Nel programma di riforme a suo tempo enunciato davanti a voi non vi è traccia di modifiche su questa disciplina. Né avrebbe potuto esservi, perché non ha fatto né fa parte del programma governativo. E questo, finalmente dovrebbe bastare”. Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, al question time alla Camera, è tornato così sulle ipotesi di modifica al reato di concorso esterno in associazione mafiosa, rispondendo a una interrogazione del Movimento 5 Stelle. E a poche ore dalle parole della Meloni ha Palermo, che ha derubricato le sue dichiarazioni sul concorso esterno come opinioni personali, alle quali non corrispondono fatti.
“Il problema è sorto a causa dell’incertezza applicativa del concorso esterno, tanto che la Cassazione a suo tempo ha cambiato indirizzo”, ha ricordato. “Le mie considerazioni sulla necessità di una normativa ad hoc sul concorso esterno, miravano di conseguenza a eliminare incertezze future – ha spiegato Nordio – costruendo uno strumento anche più efficace di quello attuale nella repressione delle associazioni criminose e di chi, in un modo nell’altro, vi fa parte”.