Mondo

Alexey Navalny, chiesti 20 anni di carcere per l’oppositore di Putin: è accusato di “estremismo”

La pubblica accusa ha chiesto 20 anni di reclusione con l’accusa di “estremismo” per Alexey Navalny: lo riferisce Ivan Zhdanov, uno dei principali collaboratori dell’oppositore russo, precisando che la sentenza è prevista il 4 agosto. Navalny è considerato il principale rivale politico di Vladimir Putin e si trova in carcere dal gennaio 2021. Le accuse nei suoi confronti sono di matrice politica. Navalny era stavo vittima di un avvelenamento da novichok, un agente nervino di fabbricazione sovietica, durante un viaggio in Siberia nel 2020, per cui erano state necessarie delle cure in Germania. Al suo ritorno, la Russia aveva fatto scattare il suo arresto e la detenzione nella colonia penale di massima sicurezza IK-6 a Melekhovo, a 250 chilometri da Mosca.

La guerra in Ucraina è “la più stupida e insensata del XXI secolo”, ha dichiarato Navalny nel suo intervento in tribunale. “Non volendo poggiare sulla gamba della coscienza – ha detto l’oppositore – la mia Russia ha fatto alcuni grandi balzi, spingendo tutti attorno, ma poi è scivolata ed è crollata con fracasso, distruggendo tutto ciò che la circondava. E ora sta sguazzando in una pozzanghera di fango o di sangue, non si capisce, con le ossa rotte e la popolazione povera e derubata, circondata da decine di migliaia di morti della guerra più stupida e insensata del XXI secolo. Certo, prima o poi si rialzerà. E sta a noi determinare su cosa poggerà in futuro“.

Il Consiglio Ue ha imposto misure restrittive nei confronti di altre dodici persone e cinque entità responsabili di gravi violazioni dei diritti umani in Russia. Le misure prendono di mira anche le sentenze politicamente motivate contro i politici dell’opposizione, gli attivisti per la democrazia e i critici espliciti del Cremlino; tra questi, proprio Alexei Navalny e Vladimir Kara – Murza. Gli elenchi prendono di mira anche le persone responsabili della gestione della colonia penale in cui Navalny è detenuto dalla sua condanna politicamente motivata nel marzo 2022.