Salute

L’allarme dell’Oms: “Questo sciroppo contiene una sostanza dagli effetti tossici in quantità non accettabili, è potenzialmente letale”

L'agenzia Onu raccomanda dunque a chi dovesse avere eventualmente il prodotto in casa di non utilizzarlo. Proviamo a riscostruire la vicenda

L’Organizzazione mondiale della sanità ha lanciato un nuovo alert. Uno sciroppo utilizzato per alleviare i sintomi di raffreddore, influenza e rinite allergica presenta in un lotto “una sostanza dagli effetti tossici in quantità non accettabili”. Il suo nome è Naturcold, ed è stato identificato in Camerun. Proviamo a riscostruire la vicenda.

L’alert dell’Oms
L’avviso dell’Oms fa riferimento a un lotto risultato scadente, sotto gli standard, identificato in Camerun e segnalato per la prima volta all’Oms il 13 marzo 2023. L’agenzia spiega di aver preso tutte le precauzioni per verificare le informazioni. L’alert potrebbe essere aggiornato non appena saranno disponibili ulteriori informazioni. Lo sciroppo contiene come principi attivi paracetamolo, fenilefrina cloridrato e clorfeniramina maleato. La combinazione di questi tre ingredienti, come accennato all’inizio, è utilizzata per alleviare i sintomi legati a raffreddore, influenza e rinite allergica. Il problema è che è presente una sostanza “intrusa” in quantità non ammesse per la sicurezza della salute umana.

Le analisi dei campioni
I campioni dello sciroppo dal Camerun sono stati messi a disposizione dell’Oms il 27 giugno 2023 e analizzati in un laboratorio prequalificato e convenzionato con l’agenzia. L’analisi, come spiega l’Oms, “ha rilevato che il prodotto conteneva quantità inaccettabili di glicole dietilenico come contaminante”. Nei campioni di Naturcold si è riscontrata una presenza di glicole dietilenico fino al 28,6%. Considerate che il limite ammesso per il glicole dietilenico non è superiore allo 0,10. Il glicole dietilenico e il glicole etilenico sono tossici per l’uomo se consumati e possono rivelarsi fatali. I prodotti oggetto dell’avviso “non sono sicuri”, sottolinea l’Oms. Siamo di fronte a rischi molto gravi: “Il loro uso, soprattutto nei bambini”, spiega l’Oms, “può provocare lesioni gravi o morte. Gli effetti tossici possono includere dolore addominale, vomito, diarrea, incapacità di urinare, mal di testa, stato mentale alterato e danno renale acuto che può portare alla morte”. L’agenzia Onu raccomanda dunque a chi dovesse avere eventualmente il prodotto in casa di non utilizzarlo.

Mistero sul produttore
C’è un altro elemento che rende ancora più critica e intricata la situazione, e riguarda il produttore di questo sciroppo. “Il produttore dichiarato è elencato sulla confezione del prodotto come Fraken International (Inghilterra)”, informa ancora l’agenzia. C’è però un problema: l’ente regolatorio del Regno Unito, la Mhra, ha fatto sapere che non esiste questa società nel Regno Unito. Sono quindi in corso le indagini per determinare l’origine del prodotto. Pertanto, il produttore dichiarato non ha fornito garanzie all’Oms sulla sicurezza e sulla qualità di questi prodotti. In più, c’è la possibilità che lo sciroppo Naturcold potrebbe essere stato autorizzato all’immissione in commercio anche in altri Paesi o regioni del mondo. E ancora, essere stato distribuito attraverso mercati informali ai Paesi vicini al Camerun.

Migliorare la farmacovigilanza
Pertanto, l’Oms chiede “una maggiore sorveglianza e diligenza all’interno delle catene di approvvigionamento di Paesi e regioni che potrebbero essere interessati da questi prodotti, oltre a una maggiore sorveglianza del mercato informale non regolamentato. I produttori di formulazioni liquide, in particolare sciroppi che contengono eccipienti tra cui glicole propilenico, glicole polietilenico, sorbitolo e/o glicerina/glicerolo, sono invitati a testare la presenza di contaminanti come glicole etilenico e glicole dietilenico prima dell’uso nei medicinali”, aggiunge l’Oms. Con preghiera di aumentare la farmacovigilanza da parte degli operatori sanitari che devono quindi “segnalare eventuali casi sospetti di eventi avversi legati all’uso di medicinali contaminati alle Autorità regolatorie nazionali-Centro nazionale di farmacovigilanza”.