Scontro acceso a L’aria che tira (La7) tra la senatrice del M5s Dolores Bevilacqua e il giornalista Antonio Caprarica. Tema della discussione è l’aumento di 1270 euro netti mensili nella diaria dei capigruppo alla Camera. La delibera è stata votata anche dal M5s, ma la senatrice precisa: “La delibera che era stata proposta dalla maggioranza avrebbe gravato interamente sulle tasche degli italiani. Ma grazie al M5s – spiega – è arrivata la nostra proposta, con cui le spese invece restano in capo ai gruppi parlamentari. In più, molti capigruppo, tra cui naturalmente anche il nostro, hanno dichiarato di rinunciare a questo aumento”.

Successivamente il conduttore Francesco Magnani chiede a Caprarica cosa pensa delle vecchie battaglie dei 5 Stelle contro i privilegi di palazzo. Il giornalista è tranchant e risponde che non ha mai condiviso le loro battaglie anti-casta. Poi critica il taglio dei parlamentari, mentre Bevilacqua scuote la testa: “Quel taglio ha semplicemente peggiorato il funzionamento del Parlamento e l’ha allontanato ancora di più dal suo corpo elettorale. In Gran Bretagna, i deputati sono in numero pari a quello dei deputati italiani prima della riduzione – continua – e vengono eletti in piccole circoscrizioni che garantiscono l’esistenza di un rapporto effettivo tra l’elettore e l’eletto. In Italia, invece, com’è noto, i parlamentari sono stati ridotti, ma più che parlamentari sono in realtà degli esecutori“.

Bevilacqua gesticola per esprimere la sua contrarietà e Caprarica si inalbera: “Abbia pazienza, senatrice, se io avessi fatto tutte le smorfie che sta facendo mentre parlava, avremmo dovuto chiudere tutto. Ascolti!“.
Sono colpevole di reato di smorfia“, replica sorridendo Bevilacqua.
“Ascolti con pazienza anche le critiche – ribatte Caprarica – Ma sa che anche lei è soggetta a critiche? Le è stato detto questo? Le è stato detto anche che una democrazia consiste proprio nell’ascoltare con attenzione le critiche e magari discernere anche qualcosa di positivo? Allora, ascolti fino alla fine e poi ne parliamo. Lei, poi, che la sa così lunga su quasi tutto, mi spiegherà qual è la differenza tra i soldi che vengono dalle tasse dei cittadini e quelli che vengono dai gruppi”.
“Se me ne dà la possibilità, glielo spiego con piacere”, risponde la senatrice.

Caprarica continua: “Lei ci ha spiegato che l’aumento della paga dei capigruppo è a spese dei gruppi parlamentari. Ma, scusi, i soldi dei gruppi da dove vengono? Li stampate in casa? Abbia pazienza. Ma che modi”.
Bevilacqua spiega: “I soldi dei gruppi sono già stanziati, l’altra delibera della maggioranza avrebbe previsto nuove spese a carico delle tasche degli italiani. Penso sia lapalissiano”.
Il giornalista non accetta di buon grado la risposta e gli ripete in modo veemente la domanda.
La senatrice aggiunge: “Io in Parlamento ci lavoro. E col taglio dei parlamentari non abbiamo nessun problema a lavorare in maniera adeguata a portare avanti il nostro impegno a servizio dei cittadini”.
“Sì, va bene, chiacchiere”, commenta Caprarica.

Articolo Precedente

Riforma giustizia, Sabella a La7: “Non risolve niente, io mi vergogno. Si rischia di più per un rave che sparando con un kalashnikov in piazza”

next
Articolo Successivo

Ronzulli a La7: “Renzi in maggioranza? Perché no? Le nostre porte sono aperte. Su giustizia e salario minimo la pensiamo allo stesso modo”

next