Il cuore come bussola e i piedi come rabdomanti dell’andare. Il Cammino di Santiago non è una semplice direzione che attraversa il Nord della Spagna, è un’esperienza da fare almeno una volta nella vita. Non solo per fede, chi lo intraprende conosce il senso del viaggio
“Il tempo non è qualcosa che corre sempre con lo stesso ritmo. Siamo noi a stabilire il ritmo del tempo.” Si dice che il percorso più conosciuto al mondo sia una continua scoperta, un cammino ben tracciato che si dirama nell’esistenza di ognuno di noi. Assume uno o più significati e fa del tempo un concetto relativo, come scriveva Paulo Coelho nel suo celebre romanzo, Il cammino di Santiago. L’unica certezza resta la storia plurisecolare di questa lunga via, che dai Pirenei attraversa tutta la Spagna settentrionale e la bellezza dei suoi paesaggi, tanto diversi quanto connessi al tracciato che arriva sino alle estreme propaggini della penisola iberica. Dalla secca meseta della Castiglia alla verde e umida Galizia, dove spunta la tappa finale del lungo peregrinare, Santiago de Compostela, per secoli uno dei poli più importanti della cristianità, la terza città santa dopo Gerusalemme e Roma. Una rotta percorsa ininterrottamente fin dal IX sec., epoca a cui risale la scoperta della tomba di San Giacomo il Maggiore, uno tra i più intimi apostoli di Gesù.
865 km che attraversano fiumi e vallate, puntellati da chiese e monasteri costruite nei secoli per accogliere ed ospitare i fedeli erranti che affrontavano il cammino e le insidie del tempo per lunghe settimane, fino a giungere alla tomba del Santo e rivolgere tutta la loro devozione. L’Alto Medioevo vide un fiorire di “ospedali”, i luoghi di accoglienza e ricovero per i pellegrini che arrivavano da ogni parte d’Europa, un vero e proprio melting pot ante litteram: il cammino era un punto d’incontro e scambio culturale a tutti gli effetti, lo testimoniano le numerose opere d’arte e gli stili che disegnano ed ornano le architetture, dal gotico francese al mudejar, lo stile moresco diffuso nelle terre cristiane.
Oggi come allora il Cammino di Santiago è un percorso che consente il contatto con diverse culture, non solo grazie alla fede, comune denominatore per tanti pellegrini. Nel 1987 è diventato il “Primo itinerario culturale Europeo” e oggi mantiene tutta la bellezza dell’incontro, con viandanti che arrivano da ogni parte del mondo. Un fenomeno globale, un’esperienza condivisa ma al contempo intima ed introspettiva: chiunque lo percorre, per una grande o una piccola parte, conosce le ragioni del suo andare, oppure le scopre durante il viaggio, ancora più immersivo se fatto a piedi o in bici. Trails di Made by Turisanda ha creato delle proposte che permettono di esplorare zone e bellezze naturali, e di sostare nei luoghi più significativi, scoprendo usanze e tradizioni di ogni tappa. Una geografia dei luoghi e del proprio Io in un’unica avventura, con un pizzico di fatica e sacrifici del cammino nel pieno spirito della linea Trails, quello di “andare al passo della natura”.
La bici è l’ideale per velocizzare i tempi della camminata senza snaturare il contatto con la natura e con le bellezze che vi circondano. Se si parla e-bike poi, tutto è più smart. La bici a pedalata assistita è il mezzo più green che ci sia, grazie all’ausilio del motorino elettrico inglobato nella struttura che consente un’attività fisica moderata e una velocità media più elevata rispetto ad una bici normale. Con la proposta Trails di Made “Il Cammino di Santiago in bici”, vi aspettano 8 giorni, 7 notti e 320 chilometri da percorrere in compagnia di un Maestro Istruttore Amibike (Scuola Nazionale Maestri Mountain Bike Italia), per godere in pieno della bellezza del mezzo di trasporto in tutta sicurezza.
Il percorso parte da León, l’antica capitale medievale della Spagna nonché luogo di nascita della lingua e della letteratura spagnola. Capoluogo della provincia omonima e città del Cid Campeador, venne soprannominata la “ciudad azul” per la tonalità delle vetrate della celebre Cattedrale, la “Pulchra Leonina”, un capolavoro gotico del XIII secolo. Avrete l’occasione di visitare anche la splendida Basilica Romana di San Isidoro, consacrata nel lontano 1063, e il moderno Palazzo Botín ideato dal genio di Antonio Gaudí, prima di preparare di tutto punto le biciclette per l’avventura che vi aspetta. L’itinerario dei giorni a seguire pedalerà verso le località di Virgen del Camino, San Justo de la Vega sino a raggiungere Astorga, uno scrigno medievale in cui sorge il Palazzo Episcopale, gioiello modernista di Gaudí, ornato da elementi neogotici, arabi e dell’art nouveau. In sella alla vostra e-bike sosterete in città e villaggi, attraverserete valli, pianure e sfiderete i dislivelli con la disinvoltura di esploratori entusiasti, ve ne renderete conto raggiungendo Rabanal del Camino, uno dei punti più alti di tutto il Cammino vegliato dalla nota Cruz de Hierro, la croce in ferro simbolo e punto di riferimento che veglia l’altura.
Il viaggio prosegue come viandanti motorizzati (elettricamente). Vi immergerete nella verde regione nord-occidentale della Galizia, tappa finale del Cammino nonchè terra di suggestive leggende, come quella del Graal di O Cebreiro, un delizioso paesino in puro stile celtico che conserva il sacro cimelio a cui vengono attribuiti numerosi miracoli. Che si creda o no, lasciatevi affascinare dalla mistica atmosfera che aleggia nel piccolo centro, noto per i “pallozas”, case in pietra con tetto di paglia, abitate fino a poco tempo fa, e dalla minuscola ma emblematica chiesetta di Santa María de O Cebreiro. L’itinerario prosegue verso Hospital da Condesa, attraversa l’Alto de San Roque per poi giungere sino all’Alto do Poio, tra un susseguirsi di scorci bellissimi e cittadine curiose e pittoresche, tutte con una storia da raccontare. Degna di nota è Portomarin, appollaiata vicino alla sua diga: il vecchio centro venne sommerso dalle acque del lago artificiale, e l’attuale è un mirabile lavoro filologico di architettura, dove tutti i principali monumenti sono stati salvati e ricostruiti tali e quali, pietra dopo pietra.
Il percorso in e-bike permette un transito lento e immersivo nel territorio, con tappe anche nel gusto: impossibile non fermarsi in qualche “pulperias”, dove preparano del freschissimo polpo alla galiziana. Pit stop a Melide, antico insediamento molto famoso per la preparazione di questo piatto. La Galizia è una regione affascinante, dove a parlare è la storia, testimoniata da piccole perle come Ribadiso da Baixo, con il suo ponte romano ben conservato, e poi per la natura rigogliosa, boschi fitti e verdissimi, incantevoli da attraversare in bicicletta. Il Monte do Gozo, è l’ultima pendenza da sfidare prima di arrivare alla meta e riconsegnare le e-bike: Santiago città.
Qui finisce il pellegrinaggio, dove secondo la tradizione apparve la stella (“Campus stellae”, trasformato in “Compostela”) che indicò all’eremita Pelagio il luogo in cui giacevano, dimenticate da secoli, le reliquie del Santo Giacomo dopo il martirio subito in Oriente. Fede, leggende e preghiere ma anche tanto merchandising del credo di uno dei poli più importanti del turismo religioso cristiano. Ognuno vive a modo proprio la dimensione di questa città, apprezzando l’indiscussa autenticità che ha mantenuto nonostante la ressa di turisti e pellegrini che la affollano ogni giorno dell’anno. Il centro di Santiago, con la forza evocativa della sua storia, incanta chiunque e svela un ricchissimo patrimonio culturale, e, non ultima, un’inaspettata e vivace movida degna di una città spagnola. Le ultime ore del vostro viaggio sono una libera scelta: chi lo desidera, può assistere in autonomia alla Messa del pellegrino, oppure perdersi nel vicoletti del centro, magari alla ricerca di un ristorante di pesce e del piatto per eccellenza: el pulpo a la gallega.
Made ha pensato anche ad un percorso a piedi di 100 km all’interno della Galizia, per una durata di 8 giorni e 7 notti. Un’alternativa per i puristi dell’andare che desiderano vivere la tradizione camminando, rallentando il ritmo ed entrando in contatto con luoghi e culture in modo immersivo. Partenza da Sarria verso la città del Santo apostolo. Un percorso senza guida ma ben segnalato, che segue un ritmo lento, gratificando lo spirito e il corpo con rinvigorenti camminate e tantissime opportunità di conoscere e fare esperienze uniche. Un’occasione per immergervi nelle località attraversate, da un punto di vista tanto semplice quanto privilegiato, impolverando le scarpe. Un filo diretto con le tradizioni dei villaggi contadini dell’itinerario, tutt’oggi dediti all’allevamento e all’agricoltura, come i grappoli di case che spuntano lungo la bellissima Valle del Miño, così le chiese, i monasteri e le innumerevoli opere d’arte e di vita agreste che contraddistinguono questo territorio. Riscoprirete la bellezza dell’andare adagio e del respiro profondo, della conoscenza e della condivisione che siate o meno motivati da un percorso di fede, una geografia dell’esperienza che culmina con l’arrivo a Santiago de Compostela. Ognuno ha la propria stella che illumina il Cammino, come Pelagio l’eremita che seguì il bagliore sino al sepolcro dell’apostolo.