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“Mostrare i tuoi tatuaggi è segno di vanità, disgustoso. Non puoi ricoprire il ruolo religioso”: sacerdotessa di Canterbury attaccata dai fedeli

"Mentre la stragrande maggioranza dei feedback alla nomina di Wendy è stata estremamente positiva, sfortunatamente ci sono stati alcuni abusi online sul suo aspetto da parte di un piccolo numero di persone – purtroppo, un'esperienza comune per molte donne...", le parole del portavoce di Canterbury

di F. Q.

Una sacerdotessa inglese si è tatuata su entrambe le braccia diversi disegni connessi alla religione cristiana. Una scelta che non è stata ben accolta dai fedeli che sui social l’hanno sommersa di critiche. Wendy Dalrymple negli ultimi otto anni è stata rettrice della diocesi di Leicester, a Loughborough (Inghilterra). Ma i suoi tatuaggi hanno cominciato a fare il giro del web solo pochi giorni fa. Il motivo? I fedeli non hanno accettato la sua nomina a precettore di una delle chiese cristiane più antiche dell’Inghilterra, appunto la Cattedrale di Canterbury. E a scatenare il caos sulla 47enne è stato un tweet pubblicato dalla stessa cattedrale: “Siamo lieti di annunciare la nomina del reverendo Wendy Dalrymple a nuovo Precentore Canonico Residente Designato e Responsabile del Culto e degli Eventi. Non vediamo l’ora di dare il benvenuto a Wendy nella famiglia di Canterbury!”. Immediata è stata la reazione degli utenti che indignati l’hanno bollata come “vanitosa” e “orgogliosa“, con accezione negativa. “Perché il canonico residente della Cattedrale di Canterbury pensa che sia così necessario rendere i suoi tatuaggi la cosa più importante di lei e, in qualche modo, del suo lavoro?”, ha scritto un hater. E ancora: “Nessun problema con i tattoo in privato, ma l’esposizione del pavone qui, nella sua foto ufficiale, suggerisce sia orgogliosa e vanitosa”. E a spalleggiare la ‘collega’ sono intervenuti altri reverendi: “Sono un prete nell’East London coperto dal collo alle mani e tutta la parte superiore del corpo nei tatuaggi e i commenti dei cristiani sono ridicoli”. Mentre il decano di Canterbury, David Monteith, ha parlato a sostegno, dicendosi “rattristato dagli abusi che ha ricevuto Wendy Dalrymple“.

“Mentre la stragrande maggioranza dei feedback alla nomina di Wendy è stata estremamente positiva, sfortunatamente ci sono stati alcuni abusi online sul suo aspetto da parte di un piccolo numero di persone – purtroppo, un’esperienza comune per molte donne. Questo è inaccettabile. (…) Siamo determinati a plasmare una cattedrale che affronti la misoginia, il potere e il pregiudizio perché l’amore di Gesù lo richiede”, ha sentenziato un portavoce di Canterbury. La reazione di Wendy? Sposata con un agente di polizia e mamma di tre figli, non dando peso ai leoni da tastiera ha annunciato: “Cercherò di fare il meglio che posso per la Cattedrale di Canterbury, sono onorata della fiducia che mi è stata data e non vi deluderò”. Poi una piccola soddisfazione: “La migliore risposta è stata sentire qualcuno che ha detto di aver mostrato la mia foto alla figlia e al genero tatuati: non sapevano che persone come loro potevano entrare in chiesa, e ora lo faranno”.

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