Via Gianni Cuperlo, dentro Nicola Zingaretti. La segretaria Elly Schlein ha deciso l’avvicendamento alla guida della Fondazione del Partito Democratico, prevista dall’articolo 35 dello Statuto. Nella testa di Schlein, il progetto voluto proprio da Zingaretti nel 2019 e da allora affidato allo stesso Cuperlo deve cambiare volto, diventando “uno strumento comune di ricerca – così come già avviene in tutti i partiti europei – e di rafforzamento della nostra identità, aperto alla collaborazione con altri centri studi“. In altre parole, l’obiettivo è far aderire la Fondazione Pd alla fondazione dei partiti Pse, la Feps. La scelta di nominare Zingaretti, però, ha suscitato qualche perplessità, circolate nelle chat e non solo. Simona Malpezzi ne ha parlato apertamente, dicendosi dispiaciuta perché Cuperlo ha curato la Fondazione “come un po’ un pezzo di sé“. Fonti parlamentari dem gettano acqua sul fuoco: nessuna cacciata decisa da Schlein, dicono, perché l’incarico di Cuperlo era già nei fatti “scaduto” insieme alla conclusione della leadership di Enrico Letta.
Quindi: segreteria nuova, fondazione nuova. Oggi Schlein ha presentato il progetto durante una conferenza stampa con Nicola Zingaretti: “Voglio ringraziare il lavoro prezioso di questi anni che ha visto Gianni Cuperlo impegnarsi in questa direzione. Lo vogliamo proseguire e portare avanti”, ha esordito la segretaria. Che poi ha spiegato la sua scelta: “Ci serve un luogo dove sviluppare il pensiero, curioso, perché abbiamo bisogno di un pensiero lungo, profondo. Curioso perché guarda a quello che accade intorno a noi, alle tante esperienze in fondazione, ad altri partiti europei e internazionali con cui abbiamo bisogno di un luogo di confronto, scambio e dialogo“. Ma anche soldi: la Fondazione, finora, è rimasta di fatto senza portafoglio. Formalmente, lo ha ricordato la stessa Schlein, va ancora costituita. “Ringrazio la segretaria Schlein per questo incarico di avviare un lavoro per arrivare dopo l’estate alla costituzione della Fondazione nazionale del Pd”, ha infatti spiegato Zingaretti sempre in conferenza stampa.
Nei progetti del Nazareno ci sarebbe quindi quello di far fare un salto ‘internazionale‘ alla Fondazione agganciandola alla quella europea di cui fanno parte i partiti della famiglia del Pse ovvero la Foundation for European progressive studies, acronimo Feps, di cui è stato presidente anche Massimo D’Alema. Un ruolo delicato, per cui Schlein ha deciso di scegliere un “suo” uomo di fiducia: il ruolo è infatti legato alla segreteria e le stesse fonti dem precisano che la casella sarebbe stata vacante. Cuperlo “non si occupa più della Fondazione da mesi”, si sostiene. Tra l’altro, c’è un altro ruolo legato alla segreteria che potrebbe vivere un avvicendamento: il coordinatore dei sindaci Pd fin qui è stato il primo cittadino di Pesaro, Matteo Ricci, ma in pole ci sarebbe il sindaco di Bologna, Matteo Lepore.