Il 14enne è uno dei pochi che sono sopravvissuti a questo tipo di infezione che si rivela fatale nel 97% dei casi
Lo scorso anno era stato ricoverato in gravi condizioni per aver contratto un’infezione a causa dell’ameba mangia cervello, ora Caleb Z., 14enne della Florida, può dire di essere sopravvissuto dopo aver trascorso molti mesi in ospedale. Caleb è uno dei pochissimi – cinque si dice – che è riuscito a non perdere la vita a causa di questa infezione, che si rivela fatale nel 97% dei casi.
Tutto era iniziato mentre Caleb nuotava sulla spiaggia di Port Charlotte. Un calvario durato mesi, e che aveva fatto temere il peggio. Adesso il ragazzino cammina un po’, anche se il danno arrecato al suo cervello è significativo: comunica con le espressioni facciali e deve usare una sedia a rotelle. La Naegleria fowleri, nome scientifico dell’ameba mangia cervello, può causare la meningoencefalite amebica primaria (PAM), un’infezione al cervello molto rara ma quasi sempre letale. Nelle prime fasi, i pazienti accusano mal di testa, febbre, nausea e vomito, ma poi possono sopraggiungere anche allucinazioni e convulsioni.