È finita con una assoluzione dall’accusa di danno erariale davanti alla Corte dei conti del Trentino la vicenda della sostituzione di un elicottero AW139 che nel 2017 aveva subito gravi danni durante un’operazione di soccorso svolta dai vigili del fuoco. Il governatore Maurizio Fugatti e gli amministratori della Cassa provinciale antincendi non furono responsabili di un aggravio di spese a carico delle casse pubbliche per il noleggio provvisorio di un altro elicottero che sostituì quello danneggiato. Secondo l’accusa, i ritardi del cda nella sostituzione dell’elicottero e il lungo periodo di noleggio avevano causato un danno erariale per circa 6 milioni di euro. A Fugatti erano stati addebitati, personalmente, 400 mila euro.

Secondo i giudici, la scelta di acquistare un Aw 139 senza gara, dello stesso tipo di quello danneggiato, “non fu irragionevole”, ma nasceva dall’esigenza di non cambiare modello per non affrontare maggiori costi dovuti all’aumento di personale. “Una flotta composta da tre elicotteri diversi tra loro avrebbe comportato la formazione di due linee di piloti non intercambiabili, con raddoppio del numero di piloti in servizio”. Secondo la Procura regionale della Corte dei Conti, al contrario, la Provincia di Trento avrebbe dovuto affidarsi alla procedura aperta, scegliendo lo stesso modello. La Corte presieduta da Chiara Bersani ha assolto, oltre a Fugatti, anche l’ingegner Ivo Erler, ex comandante dei vigili del fuoco, l’ingegner Gianfranco Cesarini Sforza ex dirigente della Provincia, e i componenti del cda Tullio Ioppi, Flavio Clementel, Emanuele Conci, Claudio Soini, Daniele Biada e Franco Sadler.

Secondo i giudici, il cda aveva preso una decisione “su un investimento non programmato (la sostituzione dell’elicottero incidentato, nda) con le risorse programmate, in un contesto di gestione obiettivamente condizionato da sicuro aumento dei costi, connesso all’alternativa della gara aperta e della limitatezza delle risorse disponibili”. Quindi la scelta di prolungare il noleggio non fu irragionevole. L’incidente era accaduto il 5 marzo 2017 sulla Cima Nambino, vicino a Madonna di Campiglio. L’elicottero era precipitato durante le operazioni di soccorso con condizioni meteo avverse. I danni complessivi ammontarono a circa 7 milioni. La Provincia optò per il noleggio, visto che l’elisoccorso va garantito (in base alle direttive provinciali del 2009) da almeno tre elicotteri. Nel 2019 deliberò l’acquisto di un nuovo Aw139 senza gara pubblica. Siccome scattarono i ricorsi al Tar e al Consiglio di Stato il noleggio si protrasse a lungo fino al 2022, con costi per circa 12 milioni di euro. Secondo la Corte, nonostante l’acquisto iniziale senza gara fosse poi stato annullato, le lungaggini dell’intera procedura non potevano essere previste, “Apprendo con soddisfazione la sentenza – ha detto Fugatti – Non nutrivamo dubbi circa l’operato della magistratura ed eravamo fiduciosi che alla fine si sarebbe dimostrata la correttezza del nostro operato”.

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