Salute

Anche gli uomini fingono: l’anorgasmia può creare disagio e non va ignorata

Spesso si è parlato di orgasmo femminile, in termini di difficoltà o assenza, in una cornice sociale che vede l’orgasmo femminile come un mito e rimanda ad anni in cui l’orgasmo femminile non era proprio contemplato. Per contrasto quello maschile, nel parlare comune, si è polarizzato all’estremo opposto: l’orgasmo maschile è facile e breve. Ma anche per gli uomini può non essere così e in questi casi si parla di eiaculazione ritardata o anorgasmia.

Si tratta di un marcato ritardo o l’incapacità di raggiungere l’eiaculazione, per un periodo di almeno sei mesi e con conseguente o concomitante disagio clinicamente significativo. L’uomo riferisce difficoltà o incapacità di eiaculare nonostante una stimolazione sessuale e un desiderio di eiaculare adeguati. La prevalenza è difficile da stimare e si pensa sia maggiore di quella che riporta la letteratura. Questo è dovuto al fatto che, culturalmente, l’uomo che “dura a lungo” è visto come virile e maggiormente in grado di soddisfare la partner, e non come un fattore che può arrecare problemi. Così l’eiaculazione ritardata viene ignorata, lasciando covare sentimenti di frustrazione nell’uomo e di inadeguatezza nel o nella partner.

Sul lungo periodo, questi uomini possono essere portati a fingere l’orgasmo, con ragioni come il non volere che il/la partner sappia che non hanno avuto un orgasmo o perché non sanno come dare una chiusura al rapporto. Altre ragioni evidenziate in letteratura sono il voler evitare domande dal partner, evitare che il partner pensi che c’è qualcosa che non va, proteggere il partner da sentimenti di inadeguatezza, tutte ragioni molto simili a quelle evidenziate per le donne. La maggior parte degli uomini eterosessuali riporta di fingere l’orgasmo in gran misura nei rapporti penetrativi, ponendo un possibile ulteriore collegamento fra il fingere l’orgasmo e l’eiaculazione ritardata, per l’inadeguatezza della stimolazione, la differenza del tipo di stimolazione dall’attività masturbatoria o per problematiche relazionali.

Ma come viene finto l’orgasmo? L’orgasmo maschile è sempre stato concepito come visibile, mentre quello femminile come “nascosto”. Qualcuno penserà che sia impossibile non accorgersi se un uomo viene. Ebbene, spesso sia uomini che donne riportano di recitare. Fingono con i movimenti corporei, la voce e le vocalizzazioni. In particolare, gli uomini riportano di muoversi o usare spinte del bacino più veloci o forti, unito al contrarre i muscoli e fingersi esausti e spenti alla fine. Gli uomini usano vocalizzazioni meno plateali rispetto alle donne per fingere, ma possono usare grugniti o altre forme verbali come esclamazioni generiche o riferire che si è sul punto di venire. Il preservativo diventa l’alleato migliore per nascondere la mancata eiaculazione: viene sfilato e gettato prima che possa essere notato qualcosa. Spesso gli uomini, a differenza delle donne, riportano di essersi semplicemente fermati e informando la partner che avevano finito.

Anche gli uomini appartenenti alla comunità Lgbtqia+ riportano di fingere orgasmi. Negli uomini gay in particolare la visione negativa di sé dovuta a uno stigma sociale interiorizzato è fortemente connessa alla minore frequenza di avere orgasmi, e quindi alla maggiore possibilità di fingere. Se si volesse cercare una base comune, il distacco relazionale e la cattiva o assente comunicazione sono fattori decisivi. Con un consulto psicologico questi due fattori possono essere affrontati.

Si ringrazia per la collaborazione la dr.ssa Arianna Miclet