È stato firmato stamane in Prefettura a Genova, un accordo “battistrada”, sul tema del rischio per i lavoratori dell’emergenza caldo. Il testo, siglato da enti di controllo, sindacati e associazioni datoriali, indica le linee guida e le misure per la prevenzione e protezione dai rischi dall’organizzazione dell’orario di lavoro articolandolo in modo da agire nelle ore meno calde della giornata, a maggiori turnazioni tra il personale, dall’informazione sui possibili problemi di salute, fino all’attivazione della cassa integrazione ordinaria laddove si raggiungano condizioni di lavoro proibitive, vedi l’esperienza del lavoro in edilizia dove superati i 35 gradi centigradi l’azienda può richiedere gli ammortizzatori sociali. Nell’’accordo, inoltre, è prevista anche la temperatura ‘percepita, ovvero aumentata dal tasso di umidità. Proprio in provincia di Genova, a Chiavari, nei giorni scorsi la Hi Lex , azienda che costruisce componenti per auto, aveva respinto la richiesta dei dipendenti di prolungare l’accensione dell’aria condizionata oltre le 19, visto che l’ultimo turno di lavoro che inizia alle 14 finisce alle 22. I lavoratori sono quindi scesi in sciopero.
“È stato un lavoro complesso, anche se fatto in termini abbastanza brevi – ha ricordato oggi il prefetto di Genova Renato Franceschelli – e, forse, è il primo documento che ha la pretesa di inglobare tutte le problematiche legate ai lavori in condizioni estreme, sia per il caldo che per il freddo. Ora datori di lavoro, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, ma anche enti pubblici, Inail e Inps, avranno linee guida cui attenersi”. E se per un’alluvione o neve ci sono dati oggettivi nel caso del caldo entra in gioco anche il fattore della percezione, che sarà valutata da Arpal. “Noi gestiamo una rete osservativa capillare, con temperature e umidità, in tempo reale ogni mezz’ora – spiega Elisabetta Trovatore, direttore scientifico di Arpal – e questo è il punto di riferimento per adottare misure di questo genere, assieme ai bollettini previsionali del ministero sulle ondate di calore”. Per Mario Ghini segretario generale Uil Liguria, Marco Granara responsabile Ast Cisl Genova, Aurelia Buzzo Segretaria Cgil Genova “il protocollo è un primo passo a tutela dei lavoratori di tutti i settori ma in particolare di quelli più esposti agli effetti dei cambiamenti climatici. L’auspicio è che l’intesa diventi strutturale”. Domani è in programma il nuovo incontro tra governo, Confindustria e sindacati per discutere il tema. La scorsa settimana il tavolo si era chiuso con un sostanziale nulla di fatto. Governo e Confindustria indicano la strada del “protocollo” che però secondo i sindacati ha tempi troppo lunghi, auspicando interventi più rapidi come un decreto. Sono ormai tre anni chele organizzazioni dei lavoratori registrano un aumento dei casi di malori legati al caldo estremo.