Mentre Rodi brucia ancora, dalla Grecia arriva la notizia che un vasto incendio è scoppiato ieri pomeriggio con diversi focolai nella zona di Perithia a nord di Corfù, isola greca nel Mar Jonio. Le autorità hanno evacuato 17 villaggi, la Guardia costiera ha portato in salvo 59 persone che si trovavano sulla spiaggia di Nisaki. I pompieri hanno lavorato per tutta la notte per impedire che le fiamme raggiungessero le abitazioni. Circa 2.500 persone sono state evacuate dall’isola greca durante la notte. Per motivi di sicurezza, residenti e turisti sono stati allontanati dalle aree vicine al fronte dell’incendio e trasferiti allo stadio Agios Markos e al Teatro Municipale di Corfù. Il sindaco di Corfù, Giorgos Mahimaris ha dichiarato che è stato “un incendio doloso”. Due elicotteri e due aerei dei vigili del fuoco stanno lavorando per spegnere l’incendio, ha aggiunto Mahimaris.

Peggiora la situazione a Rodi – Peggiora intanto la situazione a Rodi: ha ripreso vigore l’incendio nell’isola in particolare nei pressi dell’insediamento di Asklipieio in direzione Sud come riporta il media Kathimerini. “Le case stanno bruciando”, ha detto alla tv Ert il consigliere comunale Dimitris Zannetoulis, sottolineando, “consegneremo ai nostri figli la terra bruciata”. Il grande incendio a Rodi ha raggiunto proporzioni da incubo e sta bruciando in modo incontrollabile per il settimo giorno consecutivo. “Abbiamo bisogno di una mano, l’incendio si sta allargando rapidamente verso Nord. Facciamo un appello alle autorità italiane: servono altri voli, in settimana sono pochi e non si trovano i biglietti – dice il giornalista di Radio Popolare, Massimo Alberti, che si trova in vacanza a Rodi – Il fuoco potrebbe avvicinarsi ai centri abitati, la situazione inizia a non essere più così serena per molte migliaia di connazionali. Potrebbe peggiorare”.

Francia e Gran Bretagna inviano voli – La Francia esprime la sua “piena solidarietà alla Grecia per gli incendi che colpiscono il suo territorio da diversi giorni”. Il ministero degli Esteri aggiunge che la Francia è “mobilitata per aiutare cittadini e turisti francesi che intendono lasciare l’isola di Rodi in modo anticipato”. “Una squadra dell’ambasciata di Francia in Grecia, in legame con le autorità greche, è stata inviata all’aeroporto di Rodi (Diagoras) per orientare i nostri connazionali e facilitare la partenza di chi vuole andare via. La Francia – si conclude nella nota – ringrazia nuovamente le autorità greche che forniscono ai cittadini stranieri sul posto un appoggio professionale ed efficace”. Primi voli speciali in arrivo oggi dal Regno Unito. Due aerei sono programmati entro il pomeriggio dalla compagnia low cost EasyJet, mentre un charter del tour operator Jet2 è indicato in partenza domani, come riporta la Bbc, dopo le polemiche – rilanciate stamani in prima pagina da tutti i giornali del Regno – di vacanzieri terrorizzati che denunciano d’essere stati “abbandonati in un limbo” da vettori e autorità. Incalzato oggi al riguardo a margine di una visita nelle West Midlands (Inghilterra centrale), il primo ministro Rishi Sunak ha comunque assicurato che il governo è impegnato a “monitorare la situazione da vicino”, in stretto coordinamento con le autorità della Grecia, le compagnie aeree e gli operatori turistici. “La sicurezza dei cittadini britannici è una priorità fondamentale del governo”, ha detto Sunak ai giornalisti, appellandosi ai connazionali affinché restino “in contatto costante con i tour operator” e sottolineando come ieri l’esecutivo abbia convocato una riunione ad hoc sulla situazione del comitato britannico per le emergenze Cobra, sotto la presidenza del vicepremier, Oliver Dowden.

“Stimiamo che ci siano circa 2.000 persone nelle aree coinvolte dagli incendi” in Grecia, “un migliaio si sono registrate direttamente con noi, e siamo in contatto con tutti. E grazie alla collaborazione con la nostra ambasciata ad Atene da oggi c’è un nucleo operativo nell’aeroporto di Rodi in contatto con gli italiani e con i tour operator sul posto” ha detto il capo dell’Unità di crisi della Farnesina, Nicola Minasi, al Tg2 . Tra i turisti italiani, assicura Minasi, “nessuno si è fatto male e sono tutti assistiti, in particolare le persone che sono presenti con tour operator che possono contare sulla loro assistenza”. “L’aeroporto è operativo, chi ha deciso di rientrare ha potuto farlo. Ma vediamo indicazioni di chi vuole restare e sta decidendo di prolungare la vacanza”, ha aggiunto. Minasi ha quindi ribadito l’appello agli italiani in viaggio di iscriversi al sito “dovesiamonelmondo” della Farnesina o all’app dell’Unità di crisi “che permette a noi di sapere chi si trova sul posto e di inviare informazioni precise anche nell’emergenza”.

Il premier greco: “Nessuna vita persa” – Siamo in guerra contro gli incendi, ma nessuna vita è andata persa. Ricostruiremo ciò che abbiamo perso e risarciremo chi è stato ferito“, ha detto il primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis durante il suo intervento di oggi in Parlamento, riferisce la tv Ert. “Questa estate ci viene incontro con ondate di caldo inesorabili, venti forti. Nelle prossime settimane “dovremo essere in costante allerta. Il cambiamento climatico richiede un cambiamento culturale per tutti. Nessuno può dire che lo Stato sia assente. Al contrario, è presente”, ha affermato mentre gli incendi continuano a devastare le isole di Rodi, Corfù e Evia. “Grecia, siamo al tuo fianco. I servizi di emergenza stanno combattendo violenti incendi in tutto il paese. Per aiutarli, abbiamo schierato oltre 450 vigili del fuoco e 7 aerei dalla Bulgaria, Croazia, Cipro, Francia, Italia, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia” scrive la Commissione europea sul suo profilo Twitter.

Oltre 80 incendi in tutto il paese – Nella giornata di domenica, dove le temperature hanno raggiunto il picco, sono scoppiati 64 incendi in vari punti del Paese. Allerte sono state diramate anche ad Aigio, dove un incendio scoppiato ieri pomeriggio è fuori controllo. Fiamme stanno avanzando anche a Karystos, dove solo uno dei tre fronti delle fiamme è stato domato. Un grande incendio è scoppiato sulle montagne del monte Pantokratoras, sull’isola di Corfù. Il fuoco si sta propagando su più fronti con focolai sia sul lato nord che su quello sud della vetta della montagna. Per il momento bruciano gli agrifogli e le praterie, mentre le aree residenziali non sono finora a rischio. Ieri la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha chiamato il premier greco Kyriakos Mitsotakis per esprimere il “pieno sostegno” dell’Ue “alla Grecia, che sta affrontando devastanti incendi boschivi e una forte ondata di caldo a causa del cambiamento climatico”. “La Grecia – ha scritto von der Leyen su Twitter – sta gestendo questa difficile situazione con professionalità, ponendo l’accento sull’evacuazione sicura di migliaia di turisti e può sempre contare sulla solidarietà europea. I vigili del fuoco dell’Ue sono già sul campo”.

I vigili del fuoco in Grecia stanno lottando per contenere 82 incendi in tutto il paese, 64 dei quali sono iniziati domenica, finora il giorno più caldo dell’estate. Oltre ai grandi roghi sull’isola di Rodi, che hanno costretto alla fuga 19.000 persone, sono scoppiati incendi anche sulle isole di Evia e appunto Corfù. A Evia, le autorità hanno detto ai residenti di quattro villaggi meridionali di evacuare nella città di Karystos, a ovest del punto in cui l’incendio stava avanzando. Il vicegovernatore della Grecia centrale Giorgos Kelaiditis, che si trovava vicino a uno dei villaggi, ha dichiarato all’agenzia statale Ana-Mpa che la situazione è difficile. “Il fuoco può essere a 2 chilometri di distanza, ma il vento è forte, il fumo denso e l’aria è difficile da respirare”, ha detto. Altri incendi sono scoppiati nella regione settentrionale del Peloponneso, vicino alla città di Aigio. Il traffico sulla vecchia strada statale Atene-Patrasso, che attraversa la costa, è stato interrotto. Poco prima della mezzanotte di ieri, le autorità hanno chiesto ulteriori evacuazioni da Corfù e dal Peloponneso settentrionale. Nel caso di Corfù, hanno affermato che l’incendio si stava “spostando verso sud-est su un ampio fronte” e hanno aggiunto che navi private erano pronte a raccogliere gli sfollati. Un incendio è divampato a ovest del sito archeologico di Epidauro, hanno detto i vigili del fuoco. Il ministero dei cambiamenti climatici e della Protezione civile ha dichiarato che l’emergenza a Rodi ha innescato “la più grande evacuazione per incendi nel Paese”.

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