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Il sito di Twitter ha sostituito il logo dell’uccellino blu con la X

Il sito di Twitter sostituisce il logo dell’uccellino blu con la X. Elon Musk continua con la sua rivoluzione (qualcuno pensa sia una distruzione) per Twitter e ha cambiare il popolare logo del social di cui non è mai stato un fan. “Presto diremo addio al logo di Twitter e, gradualmente, a tutti gli uccellini”, aveva cinguettato il patron di Tesla postando l’immagine di una X su uno sfondo nero. E così ovviamente è stato. L’uso della X come logo riflette la strategia di Musk: quando ha acquistato il social lo scorso ottobre ha spiegato che il social lo avrebbe aiutato a creare ‘X, l’app per tutto. E identifica la nuova Twitter che, in una comunicazione ufficiale alle autorità americane all’inizio dell’anno, ha annunciato il suo nuovo nome ‘X Corp’, una società non quotata con base in Nevada e non in Delaware, fino a poco fa il domicilio del social. Musk ha una lunga storia con la lettera X. Nell’impero del miliardario c’è infatti il colosso dello spazio SpaceX e una della sua prima avventure imprenditoriale si chiamava X.com, successivamente divenuta PayPal.

Il miliardario chiama inoltre spesso uno dei suoi figli X. “Non so quali indizi possa fornire, ma la lettera X mi piace“, ha twittato Musk di recente postando una sua foto mentre con le braccia fa una X. Con il previsto cambio di loro, il miliardario sfida le tradizionali leggi del marketing che vedono nella tutela dei marchi riconoscibili la priorità. L’uccellino è infatti senza dubbio il simbolo di riconoscimento di Twitter. “Non ha molto senso un marchio riconosciuto a livello globale con un simbolo generico”, spiega Jason Goldman, ex di Twitter critico della gestione di Musk. Da quando ha preso la guida del social, Musk ha portato avanti una vera e propria rivoluzione attirandosi una pioggia di critiche. Polemiche che gli sono costate in termini di pubblicità ma di fronte alle quali non si è mai fermato. Dopo mesi di lavoro incessante, ora i primi risultati iniziano a vedersi: anche se la raccolta pubblicitaria resta in calo rispetto al passato, gli inserzionisti stanno lentamente tornando, rassicurati in parte dalla nomina della veterana di Madison Avenue Linda Yaccarino ad amministratore delegato. Con Yaccarino infatti l’incognita Musk viene arginata, aprendo la strada a una gestione più prevedibile e meno controversa in un momento in cui la concorrenza si sta intensificando. Meta di Mark Zuckerberg ha infatti lanciato Threads sfidando ufficialmente Twitter e Musk. Una sfida virtuale che, non è escluso, possa diventare anche reale: i due sono infatti amanti delle arti marziali e, nelle ultime settimane, hanno paventato un combattimento di lotta in un ring vero fuori dal metaverso e dal web, dove entrambi probabilmente sono molto più a loro agio.