Un pool di esperti per l’autopsia fissata per mercoledì prossimo, all’Istituto di Medicina Legale dell’Università di Tor Vergata, Andrea Purgatori, il giornalista morto lo scorso 19 luglio. La Procura di Roma, che ha aperto un fascicolo d’inchiesta con l’ipotesi di reato di omicidio colposo, dove risultano per il momento iscritti sul registro degli indagati due medici, ha nominato un i consulenti medico legali: il professor Alessandro Mauriello, il dottor Luigi Tonino Marsella e il dottor Michele Treglia.
La famiglia di Purgatori, firmataria dell’esposto che ha dato il via all’inchiesta, ha nominato invece il professor Vincenzo Lorenzo Pascali, molto conosciuto alle cronache per essere stato il perito medico legale che partecipò alla commissione Parlamentare d’Inchiesta sull’omicidio, avvenuto in Somalia nel 1994, della giornalista Ilaria Alpi e del cameraman Miran Hrovatin. Il nome di Pascali, anatomopatologo di fama internazionale, è anche legato alla super-consulenza medico legale su Elisa Claps la ragazza di 16 anni scomparsa a potenza nel 1993 i cui resti vennero ritrovati nel 2010. Nei quesiti peritali, richiesti dai magistrati inquirenti Sergio Colaiocco e Giorgio Orano, si chiede ai consulenti medici di stabilire se Andrea Purgatori era affetto da metastasi tumorali al cervello o se la diagnosi, da cui venne stabilita la cura a base di radioterapia, era errata perché si trattava di ischemie. Tra gli esami radiologici che verranno effettuati, ci sarà anche la Tac. I due medici indagati, il professor Gianfranco Gualdi, responsabile della radiologia della clinica Pio XI, e il dottor Claudio di Biasi, membro della sua équipe, sottolineano, attraverso il loro legale, che il loro operato “è stato corretto”. Anche gli indagati hanno nominato i loro consulenti.
Al giornalista, morto il 19 luglio, era stato diagnosticato ai primi di maggio un tumore al polmone con metastasi al cervello, da qui la scelta di sottoporlo ad una radioterapia ad alto dosaggio all’encefalo. Una diagnosi e una terapia, è il sospetto dei familiari, non corrette alla luce di successivi accertamenti che avrebbero mostrato l’assenza di metastasi al cervello e rilevato, invece, forme ischemiche. In questo quadro prenderebbe forma anche l’ipotesi che a causare la morte di Purgatori, debilitato anche dalla radioterapia, possa essere stata un’infezione, una pericardite settica. Per far luce su tutto questo la Procura ha già fissato la tabella di marcia: martedì sarà svolta la Tac, anche per accertare la presenza o meno di metastasi o tracce di eventi ischemici al cervello. Mercoledì appunto l’autopsia.