Da una parte Giorgia Meloni che chiama il leader di Vox Santiago Abascal per consolarlo dopo la sconfitta alle urne. Dall’altra il fronte progressista in Italia che festeggia e spera sia un primo segnale di cambio di passo a livello europeo. Il risultato elettorale in Spagna viene osservato con grande attenzione, già con la testa a quello che succederà alle prossime elezioni europee. La presidente del Consiglio si è mobilitata in prima persona per la campagna elettorale dell’estrema destra spagnola e, dopo la diffusione dei risultati, si è limitata a contattare privatamente il leader. Chi ha invece esultato pubblicamente per la prima frenata delle destre, sono M5s e Partito democratico. Che sperano possa arrivare da oltre confine un primo messaggio di cambiamento.
“I risultati delle elezioni”, ha scritto la leader dem Elly Schlein, “premiano il coraggio di Pedro Sanchez e della sua squadra e ribaltano un esito che sembrava già scritto. I veri sconfitti da un verdetto implacabile sono i nazionalisti di estrema destra di Vox. È la dimostrazione che l’onda nera si può fermare quando non si punta ad alimentare le paure ma a risolvere i problemi concreti delle persone: aumentando il salario minimo e limitando i contratti a termine, affrontando sul serio l’emergenza climatica, limitando gli effetti del caro energia e dell’inflazione sulle imprese e sulle fasce più povere. Adelante!”. Schlein guarda soprattutto al risultato dei socialisti: “Il Partito Socialista riesce a tenere bene e guadagna due seggi dalle ultime elezioni. Bene anche il risultato di Sumar, sotto la guida di Yolanda Diaz. I veri sconfitti da un verdetto implacabile sono i nazionalisti di estrema destra di Vox, che perdono quasi la metà dei parlamentari. Cresce molto il Partito Popolare che ottiene i maggiori consensi, ma fallisce nel suo progetto di ottenere la maggioranza con la scomoda alleanza coi nazionalisti di Vox visto il loro flop”.
A Schlein si è associato il leader M5s Giuseppe Conte. “Esprimo soddisfazione per la tenuta delle forze progressiste”, ha dichiarato, “che hanno fatto del salario minimo, della difesa dei diritti del lavoro, della lotta al precariato e della transizione ecologica gli assi portanti della propria agenda politica. Il dato più chiaro maturato dal voto del popolo spagnolo è però la sconfitta, netta ed inequivocabile, dell’estrema destra di Vox – sostenuta a più riprese anche dalla premier Giorgia Meloni. In questo senso, la disfatta di Santiago Abascal segna la sconfitta di un modello politico di stampo reazionario che offre risposte giudicate dagli elettori inadeguate alle urgenze manifestate dai cittadini spagnoli. Il bluff dell’estrema destra, che avanza a colpi di slogan, è ormai svelato. In vista delle elezioni del Parlamento europeo del giugno 2024, alle forze progressiste spetta il compito di garantire ai cittadini italiani, spagnoli ed europei un’alternativa di governo credibile e pragmatica”.