Torna l’algoritmo. La procedura automatizzata online per assegnare le supplenze, tanto odiata dai docenti per le centinaia di errori che aveva prodotto nel 2022, sarà usata anche quest’anno dal ministero dell’Istruzione e del Merito. A confermarlo alle organizzazioni sindacali, nei giorni scorsi, sono stati i tecnici di viale Trastevere. Una decisione quella di Giuseppe Valditara che sta terrorizzando migliaia di maestri e professori. Stiamo parlando – secondo i dati della Flc Cgil – di circa 100mila cattedre da assegnare tra le supplenze e altri 80mila posti in deroga per il sostegno. La domanda va presentata entro le ore 14 del 31 luglio, attraverso “Io”, l’app dei servizi della pubblica amministrazione oppure sulla piattaforma Polis.

La procedura lo scorso anno ha mandato in tilt la scuola con la conseguenza che i docenti sono arrivati tardi nelle aule. Nel 2022, l’algoritmo non aveva tenuto in considerazione alcuni parametri. Risultato? Molti posti erano stati assegnati a chi aveva meno titoli di un altro insegnante; c’era stato caos tra richieste per ruoli di sostegno con le discipline e viceversa e problemi con le assegnazioni legate alla Legge 104 per la disabilità.

Ad avere il fiato sospeso sono le organizzazioni sindacali che lo scorso anno avevano dovuto sobbarcarsi nel mese di agosto migliaia di ricorsi, arrivando a gestire un vero e proprio terremoto. Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, non ha peli sulla lingua e dice al FattoQuotidiano.it: “Abbiamo chiesto di ritornare alle operazioni di immissione in ruolo in presenza ma l’amministrazione è ferma nel voler procedere con algoritmo per accelerare le operazioni di nomina e non aumentare i costi. Per l’anno passato abbiamo già chiesto il codice sorgente e abbiamo segnalato diversi malfunzionamenti con relative proposte di soluzione dopo il contenzioso nato da errori evidenti. Speriamo che quest’anno abbiano fatto tesoro delle osservazioni puntuali segnalate”.

Dal canto loro a viale Trastevere hanno garantito interventi di manutenzione dell’algoritmo. Lavori che però non bastano a tranquillizzare la Flc Cgil che al Fatto.it spiega: “Siamo nel pieno delle operazioni di avvio dell’anno scolastico, sia per quanto riguarda le immissioni in ruolo che le supplenze del personale docente, anche quest’anno effettuate attraverso le procedure informatizzate che l’anno scorso hanno mostrato non poche criticità. Premesso che, a oggi, soprattutto per quanto riguarda le supplenze, siamo ancora nella fase di presentazione delle istanze e che, quindi, i conti li faremo tra qualche settimana, quando saranno note le assegnazioni dei posti, rileviamo che l’accesso al sistema è stato semplificato attraverso una grafica più chiara e soluzioni tecniche che facilitano la compilazione delle domande”.

A gestire il tutto – secondo quanto riporta “Wired” – c’è un “raggruppamento di imprese composto da Enteprise services Italia, società informatica controllata dalla multinazionale statunitense Dxc Technology, e dal campione italiano della difesa, Leonardo. Valore della gara: 5,3 milioni di euro”.

Ma al di là dell’algoritmo restano due problemi fondamentali. Prima di tutto gli interessati sono costretti a esprimere le loro scelte al buio, ovvero senza conoscere le disponibilità. La Cgil ha tempestivamente e ripetutamente chiesto che i posti disponibili venissero resi noti prima dell’apertura delle funzioni, ma non c’è stata alcuna risposta in questo senso. La seconda questione riguarda i posti che vengono resi disponibili ad assegnazioni già avviate. In questo caso, i docenti con maggiore punteggio e quindi in posizione più favorevole in graduatoria, coinvolti nei primi turni di nomina, trovano un numero di posti limitati senza possibilità di “ripescaggio” in caso di disponibilità sopravvenute durante il prosieguo delle operazioni.

Più fiducioso, anche se preoccupato, il segretario nazionale della Uil Scuola, Giuseppe D’Aprile: “In virtù dell’esperienza negativa degli ultimi due anni, siamo riusciti in diversi incontri tecnici dedicati a dare anche il nostro contributo affinché sia l’algoritmo ad adeguarsi alla norma e non il contrario come purtroppo è invece accaduto. Per cui ci auguriamo che almeno le nomine sui posti di sostegno e il calcolo delle riserve e della priorità di scelta della sede, per chi per esempio assiste un familiare disabile, saranno, a differenza dell’anno scorso, effettuate in modo conforme alla normativa. In questo senso abbiamo fornito diversi suggerimenti affinché il tutto avvenga seguendo le disposizioni di quanto previsto dall’ordinanza ministeriale”.

Ma anche per D’Aprile le difficoltà ci sono: “Restano dei problemi irrisolti come la scelta ‘al buio’ da parte degli aspiranti rispetto alle sedi, considerando che fino al 31 luglio non tutti gli uffici riusciranno a caricare a sistema tutti i posti disponibili. A ciò aggiungo che la verifica dei titoli viene fatta all’atto dell’assunzione – nella migliore delle ipotesi entro 10 giorni dopo la presa di servizio – per cui se i punteggi dovessero essere modificati per qualsiasi motivo si licenzia l’aspirante assunto e si riscorre la graduatoria per individuare il nuovo docente. Ed ecco il balletto degli insegnanti e il contenzioso. In precedenza la verifica veniva effettuata a monte, prima della nomina”. Anche quest’anno i docenti che aspirano a un posto da supplente rischiano di passare un’estate sotto l’ombrellone con in mano telefono e personal computer.

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