Non è solo la Sicilia a bruciare per le temperature estreme dovute alla crisi climatica. In Calabria, nelle ultime ore, numerosissimi incendi hanno colpito il Catanzarese e il Reggino: c’è una vittima, un uomo di 98 anni morto a Cardeto, nei pressi di Reggio Calabria, a causa dei roghi che stanno interessando la zona collinare a ridosso della città, compresi i comuni di Mosorrofa e Gallina. Secondo quanto si è appreso, l’anziano, costretto a letto, è stato raggiunto dalle fiamme che hanno circondato l’abitazione di campagna in cui viveva, mentre la figlia e il genero, rimasti lievemente feriti, sono riusciti a salvarsi. Il borgo di Cardeto, 1.330 abitanti circa, è circondato dal fuoco da tre giorni: il sindaco ha ordinato l’evacuazione di tutte le case. Nella regione le temperature hanno superato pressoché ovunque i quaranta gradi: il record tra le città capoluogo è a Crotone, con 44 gradi registrati alle 15 di martedì 25 luglio. Seguono Reggio con 43,5, Catanzaro con 41,5, Vibo Valentia con 41 e Cosenza con 40. A causa di un rogo in una baraccopoli, che ha sollevato una nuvola di denso fumo nero, è stata chiusa anche la linea ferroviaria jonica nel tratto di Crotone per mancanza di visibilità. Vasto incendio di vegetazione anche nel quartiere marinaro zona Sud di Catanzaro: sul posto sono presenti i Vigili del fuoco con 25 unità e otto mezzi impegnati. Gli abitanti evacuati in via precauzionale sono stati fatti rientrare.

Fiamme anche a Lecce, nella frazione costiera di San Cataldo. Da quattro ore bruciano oltre dieci ettari di macchia mediterranea e pineta (quasi totalmente distrutta) a ridosso della spiaggia: per precauzione sono stati evacuati un centinaio di bagnanti e le loro auto parcheggiate in zona sono state fatte spostare. Qualche vettura, però, è stata lo stesso inghiottita dalle fiamme. Bruciate anche diverse case di villeggiatura, i cui occupanti sono stati fatti sgomberare – anche con la forza – di fronte al fuoco in avanzamento. Gli abitanti hanno cercato di aiutare i soccorritori usando pompe da giardino: per evitare il peggio sono state asportate decine di bombole di gas dalle ville della zona. Per cercare di arginare le fiamme che avanzano – complice il forte vento di scirocco – operano da terra, con 15 mezzi, trenta unità tra operatori antincendio incendio Arif (agenzia regionale opere irrigue e forestali), carabinieri forestali, Vigili del fuoco, Protezione civile, polizia locale e volontari. È stato richiesto l’intervento di supporti aerei. “Oggi è il tempo della rabbia, dell’amarezza, perché quello che è accaduto a San Cataldo non è un fenomeno naturale. Ho dovuto abbracciare famiglie che hanno perso la propria casa nelle fiamme. Ma restiamo in piedi e restiamo uniti. Intanto grazie a chi sta lavorando per spegnere gli incendi. Da domani al lavoro per rimarginare la ferita che è stata inflitta a San Cataldo e a tutta la città”, dice il sindaco di Lecce Carlo Salvemini.

Sempre in Puglia, ma nel Gargano, circa duemila ospiti di tre grandi strutture ricettive di Vieste (Residence Gattarella, Hotel Portonovo e Hotel Gargano) stanno venendo evacuati in queste ore a causa di un vasto incendio scoppiato sulla spiaggia di San Felice. Sono diretti in una palestra allestita dal comune nel centro della cittadina costiera, affinché possano trascorrere lì la notte “nel caso in cui non possano fare rientro nelle strutture”, spiega il sindaco Giuseppe Nobiletti. La situazione è complessa perché le fiamme vengono alimentate dal forte vento. In azione anche alcuni canadair. Da terra operano carabinieri forestali, Vigili del fuoco e Protezione civile. Sul posto anche gli agenti della polizia locale per deviare il traffico. Già in mattinata, sempre a Vieste, un altro incendio era divampato in località Reginella a ridosso di alcuni campeggi ed altre strutture turistiche: a scopo preventivo, solo per alcune ore, i villeggianti della zona sono stati fatti evacuare.

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Incendi a Palermo, l’elicottero dei carabinieri sorvola le aree colpite dalle fiamme – Video

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