Cronaca

Andrea Purgatori, l’autopsia non basta: serviranno altri accertamenti in programma per il 6 settembre

Servirà un ulteriore approfondimento, che è stato programmato per il 6 settembre, per stabilire le cause della morte di Andrea Purgatori. Mercoledì sera il corpo del giornalista deceduto il 19 luglio scorso è stato sottoposto a un’autopsia al Policlinico di Tor Vergata, ma maggiori accertamenti sono necessari per analizzare un inspessimento rilevato al cervello. Il quadro emerso, da quanto si apprende, non esclude anche l’ipotesi di un’infezione.

All’esame autoptico hanno partecipato anche i consulenti nominati dalle parti e segue la tac effettuata ieri sempre nell’ambito degli accertamenti disposti dalla procura di Roma. Nel fascicolo aperto a piazzale Clodio in seguito all’esposto della famiglia del giornalista e coordinato dal procuratore aggiunto Sergio Colaiocco con il pm Giorgio Orano si procede per l’ipotesi di omicidio colposo con due medici che sono stati iscritti nel registro degli indagati. Nella denuncia i familiari di Purgatori hanno chiesto che venga fatta luce sulla correttezza della diagnosi refertata al giornalista e delle cure apportate.

Intanto, giovedì pomeriggio sarà allestita la camera ardente in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, che resterà aperta al pubblico dalle ore 15 alle ore 19. I funerali si svolgeranno invece venerdì 28 luglio alle 10 nella Basilica Santa Maria in Montesanto, “Chiesa degli artisti” a Piazza del Popolo.