Il gruppo Enel, controllato al 30% dal ministero del Tesoro, ha chiuso il primo semestre 2023 con 3,3 miliardi di euro di profitti, in aumento del 52% rispetto allo stesso periodo del 2022. Il gruppo si attende di chiudere il 2023 con utili tra i 6,1 e i 6,3 miliardi di euro e conferma un dividendo di 0,43 euro per azione, coerentemente con quanto annunciato in sede di piano strategico 2023-2025″. I ricavi del primo semestre 2023 sono pari a 47 miliardi di euro con una diminuzione di 18.535 milioni di euro (-28,2%) rispetto al primo semestre 2022. Il calo, spiega Enel, è attribuibile principalmente ai capitoli “Generazione Termoelettrica e Trading” per i minori volumi di energia prodotti, sostanzialmente ascrivibili al differente perimetro di consolidamento, e ai “Mercati finalì per le minori quantità vendute, in uno scenario caratterizzato dalla progressiva riduzione dei prezzi dell’energia a seguito della stabilizzazione del contesto energetico del primo semestre 2023 rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Il gruppo ha annunciato la cessione del 50% di Enel Green Power Hellas. La partecipazione nella divisione greca di energie rinnovabili passerà al fondo australiano Macquarie in cambio di 345 milioni di euro.

“Non corriamo per vendere ma venderemo solo al giusto prezzo” ha detto il nuovo amministratore delegato di Enel Flavio Cattaneo parlando per la prima volta da quando è stato nominato a capo dell’azienda nel maggio scorso. Cattaneo ha quindi bollato come “infondata” la voce di una vendita di tutta o parte della controllata spagnola Endesa. “Resta l’impegno con gli azionisti” sul fronte del dividendo a 0,43 euro per azione, ha poi affermato l’a.d. annunciando per il prossimo novembre il nuovo piano strategico.

“Tre le priorità di Enel per il prossimo futuro: allocazione del capitale focalizzata sulla creazione di valore e sull’ottimizzazione del profilo di rischio/rendimento degli investimenti a supporto della futura crescita; miglioramento delle efficienze lungo tutte le attività e i Paesi di presenza del gruppo, attraverso misure volte all’efficientamento e all’ottimizzazione dei costi; semplificazione della struttura del Gruppo da perseguire attraverso una struttura organizzativa più snella e la focalizzazione geografica sui sei Paesi core definiti nel Piano strategico 2023-2025″, ha indicato Cattaneo.

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