"Tutte le ipotesi sono aperte, l'unica che non viene messa in discussione è quella di omicidio"
25 luglio, un cittadino passeggia lungo il canale Albert, a Hermalle-sous-Argenteau (Belgio) quando la sua attenzione viene catturata da un frigorifero che galleggia non lontano dalla caserma dei pompieri. Determinato a togliere dall’acqua l’elettrodomestico abbandonato, l’uomo si è avvicinato alla banchina e l’ha avvicinato a terra. Una volta riuscito a trascinare l’elettrodomestico a riva, il passante è stato colpito da un forte tanfo e così, insospettito, ha contattato la polizia di Oupeye (in provincia di Liegi). Arrivati sul posto gli agenti hanno aperto il portellone e qui la macabra scoperta: all’interno del frigorifero c’erano dei resti umani, per l’esattezza due braccia e due gambe femminili.
Stando ai medici legali, gli arti apparterrebbero alla stessa vittima: “Non possiamo ancora determinare la sua età. L’ora o il giorno della morte, è anche complicato da identificare“, ha fatto sapere il il primo vice procuratore del re di Liegi, Catherine Collignon.
L’indagine è stata affidata alla polizia di Liegi e al momento la priorità assoluta è quella di identificare la vittima facendo una comparazione del DNA. “Tutte le ipotesi sono aperte ovviamente. Può essere un frigorifero che è stato gettato dal bagagliaio di un’auto o da una barca. Siamo davvero con una pista investigativa ampia”, ha aggiunto Collignon. Solo un’ipotesi non viene messa in discussione: quella di omicidio.