“La prossima settimana porterò la proposta di costituire la Fnsi parte civile nel processo che inizia a settembre, perché vogliamo essere vicino a Paolo Borrometi”. Lo ha annunciato Alessandra Costante, segretaria generale della Fnsi, intervenendo in conferenza stampa dopo le notizie emerse di un “disegno criminoso” per diffamare il giornalista antimafia che vive sotto scorta. “Oggi nessuno di noi si sarebbe immaginato di dover difendere Paolo da accuse totalmente infondate e dal tentativo di una delegittimazione” ha aggiunto. In conferenza stampa è intervenuto anche il presidente della Fnsi, Vittorio Di Trapani. “Quelle carte ci dicono che quando ci sono cronisti minacciati abbiamo il dovere di stare al loro fianco perché rischiano l’isolamento e l’isolamento” ha detto. “Si deve avere chiarezza nel dire da che parte stiamo. Rivolgo un appello al ministero dell’Interno – ha concluso Di Trapani – credo sia urgente convocare l’osservatorio cronisti minacciati per valutare cosa si possa fare”.
La procura di Siracusa ha emesso un decreto di citazione a giudizio per l’ex deputato della Regione Siciliana Giuseppe Gennuso, due giornalisti e una donna. L’accusa nei loro confronti è proprio di aver ordito un ‘disegno criminoso’ per diffamare Borrometi, autore di inchieste sulla criminalità organizzata, consigliere nazionale della Fnsi, presidente dell’associazione Articolo 21 e condirettore dell’agenzia Agi.