I cadaveri di cinque migranti sono stati ritrovati nel deserto libico, in una zona al confine con la Tunisia. Lo rende noto il governo libico in un comunicato. Le guardie di frontiera libiche “hanno scoperto cinque corpi non identificati di migranti illegali di origine africana durante un pattugliamento nell’area di Dahr al-Khass a Tawilat al-Ratba”, lungo il confine con la Tunisia, si legge nel comunicato del ministero dell’Interno. I corpi “sono stati consegnati alle autorità”, ha detto una fonte delle guardie di frontiera.
Da dieci giorni le guardie di frontiera libiche accorrono in aiuto dei migranti sub-sahariani espulsi dalle autorità tunisine che li hanno collocati, secondo la loro denuncia, in una zona disabitata nei pressi di Al’Assah, a circa 150 km a sud-ovest di Tripoli. Abbandonati senza acqua, cibo o riparo a temperature che superano i 50 gradi, hanno camminato per chilometri, penetrando fino a 15 km all’interno del territorio libico, secondo le guardie di frontiera libiche. Un team dell’Afp è riuscito a fotografare e filmare diversi gruppi di giovani e alcune donne, seduti o sdraiati sulla sabbia, che cercavano di ripararsi sotto gli alberi. Da allora sui social sono circolati numerosi video, ripresi dalle stesse guardie durante i loro pattugliamenti, che documentano l’arrivo a piedi dal confine tunisino di donne e uomini di tutte le età, a detta loro esausti e assetati.