Sarà frère Matthew, al secolo Andrew Thorpe, la nuova guida della storica comunità ecumenica di Taizé, in Francia. In queste ore frère Alois Loeser – che a sua volta era succeduto al fondatore Roger Schutz ucciso nel 2005, durante una preghiera, da una squilibrata che gli si era avvicinata con un coltello – ha annunciato il suo successore che assumerà l’incarico il 3 dicembre, prima domenica d’Avvento. Un cambio non solo di nome ma anche di sostanza: dopo un cattolico tedesco arriva un britannico di confessione anglicana; fratello Matthew è nato, infatti, il 10 maggio 1965 a Pudsey (Regno Unito) e fa parte della comunità di Taizé dal 10 novembre 1986. Una notizia che ha sorpreso anche i tanti giovani (e non solo) fedeli italiani che da decenni frequentano la comunità di Taizé che è stata dopo il Concilio Vaticano II un luogo di attrazione per milioni di ragazzi provenienti da tutt’Europa.

Durante il passaggio di consegne, frère Alois ha detto: “Diciotto anni dopo essere succeduto al fratello Roger, con il mondo e la Chiesa che sono cambiati così tanto negli ultimi due decenni, sento che è giunto il momento per un fratello che è entrato nella nostra comunità dopo di me di assumersi la mia responsabilità. Nella comprensione familiare che abbiamo della nostra vita comunitaria, il ministero del priore non ha né un limite di età né un limite di tempo fissato in anticipo. Ma ho detto a me stesso: sta a me passare questa carica mentre posso prendermi il tempo per preparare questa transizione senza essere sotto alcun vincolo”.

Una decisione non certo presa all’ultimo momento ma meditata a lungo e frutto di un lungo lavoro all’interno della comunità che Alois non ha nascosto: “Negli ultimi due anni – ha spiegato il successore del fondatore – ho consultato tutti i miei fratelli, abbiamo pregato e riflettuto. E ho scelto il fratello Matthew come nuovo priore di Taizé. Ho piena fiducia che fornirà continuità e prenderà i passi giusti per spingere la nostra comunità ad essere, secondo l’intuizione del suo fondatore, una “piccola parabola della comunione”.

Fratello Matteo, da parte sua, in un’intervista a Famiglia Cristiana ha ammesso: “Anche se una parte di me si sentiva non pronta e non adeguata, a un certo punto ho sentito una grande pace, perché so che quando Gesù ci chiede di seguirlo, cammina con noi”. “Dobbiamo imparare ad ascoltarci di più – continua parlando al settimanale – Viviamo in un tempo molto polarizzato, che porta le persone a fissarsi nel proprio punto di vista. Dobbiamo capire come aprirci agli altri, pur mantenendo diverse opinioni. E d’altra parte, tra coloro che seguivano Gesù, c’erano persone diversissime. E Gesù sapeva come guidare ciascuno”.

In questi anni frère Alois ha continuato a svolgere il compito del fondatore animando con i suoi fratelli il “pellegrinaggio di fiducia” lanciato da frère Roger oltre trent’anni fa: un incontro europeo, che si tiene ogni anno in una grande città; insieme ad un meeting di giovani che si tiene alternativamente in Asia, Africa e America Latina. Inoltre, è stato ricevuto ogni anno da Papa Benedetto, è andato più volte a incontrare i Patriarchi Ortodossi Bartolomeo di Costantinopoli e Kirill di Mosca; ha visitato il Consiglio Mondiale delle Chiese, e l’arcivescovo di Canterbury, capo della Comunione Anglicana.

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Nella foto in alto | Da sinistra Thorpe e Loeser

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