L'aereo partito da New York era diretto a Georgetown ma ben presto ha fatto ritorno nella "Grande Mela"
È bastato che un passeggero chiamasse “cameriere” l’assistente di volo perché un aereo di American Airlines partito da New York e diretto a Georgetown, Guyana, tornasse indietro. Il passeggero, che ha negato di aver avuto un atteggiamento “dirompente” come affermato dalla compagnia, ha fornito la propria versione dei fatti spiegando che tutto ha avuto inizio quando ha chiesto a un assistente di volo di aiutarlo a mettere le sue valigie nel vano bagagli poiché aveva recentemente subito un intervento chirurgico. “Non lo faccio, non vengo pagato per quello” avrebbe risposto l’assistente. A quel punto il passeggero sarebbe stato aiutato da un altro steward che si sarebbe scusato per il collega.
Come riporta The Independent, a circa un’ora dal decollo l’assistente di cui sopra ha chiesto al signor Ghansham (il passeggero protagonista della vicenda) se volesse qualcosa da bere. “No, grazie, cameriere” ha replicato Ghansham scatenando l’ira dello steward che avrebbe minacciato di far girare l’aereo e tornare indietro. Il passeggero lo avrebbe sfidato non pensando fosse possibile una cosa del genere. Poco dopo, invece, il pilota ha comunicato che l’aereo sarebbe tornato a New York. Una volta atterrati, Ghansham sarebbe stato interrogato da un agente della Transportation Security Administration (TSA).
Un portavoce di American Airlines ha dichiarato a The Independent: “Il volo 2557 di American Airlines, con servizio da New York (JFK) a Georgetown, Guyana (GEO), è tornato a JFK martedì a causa di un cliente dirompente. La sicurezza e la protezione sono le nostre massime priorità e ringraziamo i nostri clienti per la loro comprensione e i membri del nostro team per la loro professionalità nella gestione di una situazione difficile”.